In un momento così difficile e doloroso, dove ogni giorno si registrano milioni di morti, per via per lo più del Coronavirus, dona molto conforto leggere storie e testimonianze di chi ha vinto grandi e gravi malattie. Una su tutte, quella di Gianluca Vialli…
Gianluca Vialli ha vinto la sua battaglia
Aveva confessato già nel 2018 al Correre Della Sera, di avercela fatta a sconfiggere il terribile tumore che lo aveva colpito, dopo 17 mesi di chemio. “A dicembre ho concluso due cicli di otto e nove mesi. E stata dura sia fisicamente che mentalmente, gli esami non hanno evidenziato segni di malattia!”. Questo ha dichiarato al noto quotidiano. Ma tutta la sua storia, dalla caduta alla rinascita, si può trovare ampiamente raccontata nel libro Goals. 98 storie più 1, edito da Mondadori, in cui l’ex calciatore parla – in realtà – non solo della sua battaglia vinta contro la malattia, ma anche della sua brillante carriera sportiva. Una malattia che lui stesso ha definito “un viaggio”.
Un Gianluca più profondo
Certo, è stata dura affrontarla anche per uno “tosto” come lui, non solo dal punto di vista fisico ma anche mentale, memore del fatto che psiche e corpo sono strettamente collegati. Ma come sta affrontando oggi il Coronavirius Gianluca? Si sa che si trova a Londra, la città che lo ha accolto a braccia aperte, dopo i grandi successi italiani: ricordiamo infatti che, dopo aver militato nella Juventus, ha poi giocato nel mitico Chelsea. Oggi sta vivendo come tutti la quarantena a casa, cercando di cogliere le cose belle della vita, nonostante il difficile periodo. Certamente anche il fatto di aver vissuto di aver vissuto da vicino la terribile malattia e di averla vinta, lo ha indotto ad essere più sensibile e profondo, quindi capace di saper cogliere per l’appunto anche le piccole bellezze che sovente non riusciamo a vedere.
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Un esempio da emulare
Quindi di saper apprezzare anche la minime sfumature e di vedere il “bicchiere mezzo pieno”. Indubbiamente poi il Coronavirus lo ha anche indotto a momenti di riflessione e riportato inevitabilmente a pensare al momento della sua terribile malattia, quindi a riscoprire la paura della morte. Ma lui come la sconfigge? A quanto sembra ” pensando ai desideri”, o ancora” su quanto ci piace davvero”, ha rivelato al Corriere. E chissà che anche i suoi fan non cerchino di emularlo, più che sul lato sportivo e calcistico, su quello umano, tentando di assaporare con amore ogni istante della loro vita e stringendo i denti in questo momento tanto doloroso e difficile per tutti.