Coronavirus, in tutta Italia sono 14mila le multe nel giorno di Pasqua

Coronavirus: controlli serrati nei giorni di festività con circa 14.000 multe in Italia nel giorno di Pasqua. Anche sabato si era registrato un numero particolarmente alto di sanzioni: oltre 12 mila

Foto archivio

Pasqua e Pasquetta di controlli serrati e multe a ripetizione sulle strade. L’obiettivo era, ed è, impedire l’esodo verso le seconde case o comunque verso le località di mare. È la scena che si ripete da ieri in tutte le aree “sensibili”, dal ponente ligure alla Versilia, alle località turistiche di Lazio e Campania, sino alle isole e al litorale adriatico. Il Viminale comunica che sono stati effettuati a Pasqua oltre 270mila controlli con quasi 14mila multe a Pasqua.

In particolare, secondo i dati diffusi dal Viminale, ieri sono state 213.565 le persone e 60.435 le attività sottoposte a controllo e 13.756 i cittadini e 121 i negozianti sanzionati. Per 100 è scattata invece la denuncia per false dichiarazioni e per 19 positivi al virus quella per violazione della quarantena. Infine sono stati 16 i negozi chiusi e 31 quelli per i quali è stata disposta la sospensione provvisoria dell’attività.

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Controlli serrati anche nella giornata di Pasqua (Getty) – meteoweek.com

Gran numero di sanzioni anche nella giornata di sabato

Non è andata molto meglio, sul fronte multe per prevenzione coronavirus, nella giornata di sabato. Nella fattispecie erano aumentate del 20% le sanzioni comminate dalle forze dell’ordine alla vigilia di Pasqua rispetto a 24 ore prima. Tutti i controlli sono stati effettuati per verificare il rispetto delle misure di contenimento del contagio da coronavirus. Sono stati controllate 280.717 persone e 89.931 tra esercizi e attività commerciali. Le persone sanzionate amministrativamente per non aver rispettato le norme sugli spostamenti sono state 12.514, il 19,8% dunque in più rispetto a venerdì. Le persone denunciate per aver attestato il falso nell’autodichiarazione sono state 104, quelle denunciate per aver violato la quarantena imposta dalla positività sono state 53.

Il sole splendente non ha di certo aiutato chi invita a restare a casa come unica soluzione. In Lombardia nel weekend di Pasqua non c’è stato un boom di denunce ma una situazione comunque difficile da gestire. Il governatore Fontana è stato esplicito. “Mediamente la situazione è andata abbastanza bene. La gente ha capito che ci fosse una necessità di rimanere a casa, ha capito che non fosse un vezzo quello di mettere questi provvedimenti e ha capito la questione di fondo. Ovvero che se tutti quanti facciamo questo ulteriore sforzo molto probabilmente riusciremo a interrompere definitivamente il contagio. Di sicuro – ha concluso – il bel tempo non ha favorito questi appelli. Con le temperature invitanti è stato più difficile tenere i numeri a bada”.

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