Paolo Gentiloni, attuale commissario europeo, ha ribadito l’importanza del Recovery Fund come risposta tempestiva ed efficace alla pandemia di coronavirus che sta attanagliando l’Europa – mentre dal governo continuano ad arrivare conferme in merito.
La situazione d’emergenza e di crisi causata dalla pandemia di coronavirus non può essere affrontata dilazionando le soluzioni troppo in là nel futuro. Il prospetto è drammatico, e vanno messe tempestivamente in atto delle risposte in grado di far fronte a quello che sarà lo scenario economico-sociale da qui a qualche mese.
Per tale ragione, allora, l’attuale commissario europeo Paolo Gentiloni chiede di non perdere tempo ad attivare il Recovery Fund, quel tanto chiacchierato fondo che, secondo quanto avanzato in coro da Francia e Italia, dovrà essere finanziato con l’ausilio degli Eurobond.
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Gentiloni sul Recovery Fund, “è tempo delle scelte”
La rinascita non solo del nostro Paese, ma di quella dell’Europa intera, non può aspettare: servono risposte immediate, tempestive e ben ponderate, soprattutto in termini di finanziamenti. Ciò che scrive Paolo Gentiloni sul suo account Twitter, non a caso, è chiaro e coinciso: “A un’ora x di un dato giorno le guerre finiscono, inizia il dopoguerra. La pandemia Coronavirus sarà sconfitta, ma non a un’ora x. Il piano per la rinascita, con il Recovery Fund per finanziarla, non può aspettare che tutto sia finito. È il tempo delle scelte”.
Un Recovery Fund che può assumere i caratteri di una soluzione alternativa agli Eurobond, o anche quelli di uno strumento per l’affiancamento degli stessi. Uno strumento di “grande potenza di fuoco”, soprattutto dato l’impegno finanziario che richiede, ma anche di condivisione del rischio tra tutti i Paesi membri dell’Ue. Un emblema, allora, della tanto sbandierata “solidarietà europea”.
A un’ora x di un dato giorno le guerre finiscono, inizia il dopoguerra. La pandemia #COVID2019 sarà sconfitta, ma non a un’ora x. Il piano per la rinascita, con il #RecoveryFund per finanziarla, non può aspettare che tutto sia finito. È il tempo delle scelte.
— Paolo Gentiloni (@PaoloGentiloni) April 13, 2020
Coronavirus, Governo: sì al Recovery Fund, no al Mes
Nel frattempo anche il Governo ribadisce la sua posizione anti Mes. L’Italia, infatti, non vuole fare ricorso al fondo salva-Stati, e a ribadirlo è anche il viceministro all’Economia, Antonio Misiani. Nell’ultimo intervento avvenuto su Mattino 5, Misiani ha espressamente riferito che “il Mes non lo utilizzeremo“, e che gli obiettivi a cui il nostro Paese aspira – come energicamente sottolineato da Conte venerdì scorso – sono gli Eurobond. E per ottenerli, in Recovery Fund è l’unica strada da percorrere al momento.
Tuttavia, secondo quando ben specificato dal ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, per ottenere quanto necessario in questo clima di catastrofe economico-sanitaria è necessario che Germania e Olanda cambino le loro regole, che cadano le opposizioni dei Paesi del nord Europa.
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“La sfida epocale che stiamo vivendo ci ricorda che l’Europa ha bisogno di fare quel salto culturale che la proietti, concretamente, verso un nuovo paradigma sociale ed economico che metta al centro solidarietà e senso di comunità. L’Italia è pronta a questa sfida”, ha scritto Patuanelli nel suo ultimo post su Facebook. Ammonendo, dunque, i paesi del blocco d’opposizione: “Tutti i Paesi europei, anche quelli del nord Europa come Germania o Olanda devono rendersi conto che bisogna cambiare le regole e fare quel salto culturale”.
https://www.facebook.com/stefanopatuanelli/posts/3117386524986728