Raggi: “i romani stanno rispettando le regole” ma sul GRA in coda chi c’erano, i marziani?

Il sindaco della Capitale sottolinea la bravura dei suoi concittadini delle regole per il lockdown. Ma le immagini che arrivano dal Grande Raccordo Anulare descrivono una situazione ben diversa da quella svelata dalla Raggi.

Una domenica di Pasqua particolare, ma anche un’occasione utile per capire se gli italiani hanno capito. E per la maggior parte dei casi, gli italiani hanno capito. Esistono però delle eccezioni, che a dire la verità sono stati abbastanza frequenti e sparsi per il Paese. Gente probabilmente stanca di stare a casa da circa un mese per via delle restrizioni imposte dal Governo per provare a limitare la diffusione del Coronavirus. Tuttavia, qualcuno non si è accorto di questi numerosi strappi alla regola. Stiamo parlando di Virginia Raggi, che ha addirittura parlato dei romani come gente che ha saputo stare alle regole stesse.

Ospite di un insolito confronto con Massimo Giletti per le vie della Capitale, Virginia Raggi ha parlato di una città spettrale in quanto vuota. E secondo il parere della prima cittadina romana, questo è un sintomo del fatto che i suoi concittadini stanno rispettando le regole. “Roma vuota è una città sicuramente spettrale, come tante altre città italiane. Ma da un certo punto di vista questo mi fa riflettere. Significa che Roma, i romani ma anche tutti gli italiani in questo momento sono casa e stanno svuotando le città, stanno rispettando le regole di comportamento che in questo momento sono necessarie per sconfiggere il contagio”.

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Roma vuota secondo la Raggi, ma Tangenziale piena

Ma forse Virginia Raggi non ha visto la situazione in giro per la città di Roma, in particolare nelle vie di raccordo con l’hinterland e con i paesi limitrofi. Un grande caos provocato da centinaia di macchine in fila, probabilmente per raggiungere le seconde case presenti in villeggiatura. Uno spostamento di massa che però era stato palesemente proibito, visto che per via del Coronavirus si può uscire di casa per determinati motivi. Si esce per andare a lavoro, per andare a fare la spesa, comprare farmaci o per motivi di salute. Non si esce per andare nella casa in villeggiatura. I romani (ma non solo) non l’hanno capito e il loro sindaco non si è accorto di nulla.

Anche se il sindaco della Capitale ha comunque voluto lanciare un messaggio di speranza, in vista di una fase 2 che potrebbe avvicinarsi di giorno in giorno. La gente deve tornare a rispettare le regole dopo non averlo fatto in maniera palese in questa domenica di Pasqua. “Roma e le altre città torneranno pian piano a riempirsi. Ma le vite in questo momento sono state spezzate e non torneranno più, quindi meglio una città vuota che una famiglia vuota. Sappiamo – ha concluso Virginia Raggi – quanto in questo momento dobbiamo stringerci intorno a tutte quelle famiglie, soprattutto nel Nord, che hanno perso la vita“.

Su Facebook, subito dopo la trasmissione andata in onda su La7, la Raggi ha dato una ulteriore chiave di lettura sul modo in cui va gestita l’emergenza Coronavirus. “Roma è la città eterna, nei secoli ha resistito a tutto, ma credo che questa pandemia debba farci riflettere. Un virus è riuscito a fermare le economie mondiali. Certamente ne usciremo ma dovremo cambiare. Dovrà cambiare la politica per puntare su alcuni temi fondamentali: sanità pubblica, scuola pubblica, trasporto pubblico. Perché oggi si stanno accorgendo tutti che le politiche sulla sanità, un servizio essenziale e pubblico, sono state sbagliate e che servono medici infermieri e personale sanitario. Bisogna ripartire dalle città, che già oggi sono dei pilastri e continuano a erogare servizi ai cittadini anche durante questa crisi. Ora servono poteri speciali per poter spendere subito i miliardi di euro che il Governo sta stanziando: dobbiamo poter far partire velocemente i cantieri e non dopo anni. Un semplificazione delle procedure è fondamentale per far ripartire il paese dai territori, dalle città, dai sindaci. Dobbiamo aiutare gli ultimi ed evitare che crescano la criminalità e il ricorso all’usura, soprattutto nelle periferie. Per chi non ha da mangiare stiamo distribuendo pacchi alimentari e i Buoni Spesa. Per i commercianti e le piccole imprese abbiamo avviato la raccolta fondi #RomaRiapre: una forma di microcredito dedicata a negozianti, bar, artigiani, affinché quando possano camminare con le loro gambe quando sarà il momento di ripartire. Sono certa che i romani e gli italiani sapranno rinascere e sapranno conservare la solidarietà, il senso di comunità e la forza di rispettare le regole che abbiamo riscoperto durante questa emergenza. Conserviamo tutto questo e facciamone tesoro perché dobbiamo uscirne migliori“.

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I dati su sanzioni e denunce

E se nella sola giornata di venerdì sono state elevate ben diecimila sanzioni in giro per l’Italia, il dato è cresciuto ancora nel sabato di vigilia di Pasqua. Stando a quanto ha reso noto il Viminale, infatti, in 12.514 non hanno rispettato i divieti anti-contagio, 104 hanno dato false dichiarazioni e 53 hanno violato la quarantena. Con questo aggiornamento relativo al sabato santo, si supera la quota dei 280mila italiani controllati da quando è entrato in vigore il primo Dpcm che comprendeva le norme su cui si basa il lockdown. Gli esercizi commerciali controllati sono stati invece 89.931, con 179 sanzioni elevate e 35 locali ai quali è stata imposta la chiusura.

Per quanto riguarda la domenica di Pasqua, nella sola città di Roma sono stati effettuati ben 17mila controlli, con 108 sanzioni elevate. E già dalla notte scorsa si sono viste in giro per tutta la città le vetture della polizia di Roma Capitale, che effettuerà controlli a tappeto anche nella giornata di domani. Anche nel lunedì di Pasquetta, infatti, ci si può attendere un discreto flusso di macchine con trasgressori al volante e a bordo.