Coronavirus, il Piemonte non riapre le attività consentite dal dpcm

Il governatore Alberto Cirio parla dopo l’annuncio del prolungamento delle restrizioni contro il Coronavirus nella sua regione. “È l’unico modo per non vanificare i sacrifici fatti”.

In Piemonte è stata presa in queste ore una decisione importante, per proseguire la lotta contro il Coronavirus. La giunta regionale, radunata dal governatore Alberto Cirio, ha infatti deciso di mantenere le restrizioni dei giorni precedenti. In particolare, ci si è occupati dell’apertura di alcuni settori della produttività piemontese, che avrebbero potuto riaprire in base al nuovo decreto del Presidente del Consiglio, pubblicato un paio di giorni fa. Dunque librerie, cartolibrerie e negozi di articoli per neonati e bambini non apriranno in Piemonte, a dispetto dei nuovi decreti.

Una decisione che, in un certo senso, ha fatto discutere e non poco anche in ambito di politica nazionale. Anche perchè non è stato solo il Piemonte a confermare le restrizioni previste dal lockdown per arginare la diffusione del Coronavirus. Anche in Veneto, come ha preannunciato il governatore Luca Zaia, non si seguiranno del tutto le indicazioni fornite da Conte nel decreto che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale a seguito della tanto discussa conferenza stampa. E anche la Lombardia sembra voler seguire il trend fatto partire dal suo omologo piemontese Cirio, con l’annuncio odierno.

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Il governatore del Piemonte ha voluto esprimere una certa soddisfazione nell’accordo raggiunto oggi con i colleghi della giunta regionale. Era fondamentale, dal suo punto di vista, dare una linea di continuità in quella che continua a essere una delle regioni italiane più colpite dal Coronavirus. E allora ecco che la chiusura forzata di alcuni esercizi commerciali va prolungata. “Oggi è un giorno che abbiamo sempre vissuto come una festa e so che per tutti è un grande sforzo continuare a mantenere e rispettare la linea del rigore, ma è l’unico modo per non vanificare i sacrifici fatti finora“, ha dichiarato il governatore Cirio.

Cirio dunque prosegue sulla linea tracciata dal Governo e dagli enti regionali ormai da un mese. Tanto è passato da quel 9 marzo che ha cambiato in maniera radicale le nostre vite. Nella decisione della regione Piemonte c’è proprio l’intenzione di mantenere alti e intensi gli sforzi per contenere la diffusione del Coronavirus. Anche perchè i dati che vengono fuori giorno dopo giorno non consentono ancora di pensare, ad esempio, alla tanto attesa fase 2 della gestione dell’emergenza Covid-19.