Il Ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi è intervenuto in commissione cultura per spiegare quale sarà il percorso degli atenei per uscire gradualmente dall’emergenza.
Non soltanto le scuole di primo e secondo grado, ma anche le università italiane potrebbe restare chiuse fino a giugno. Al momento si ritiene che una possibile data di riapertura possa essere quella del 15 giugno, anche se è probabile che realisticamente, le lezioni inizieranno di nuovo a settembre. Oltretutto, esiste anche la possibilità che molte università continuino comunque per qualche altro mese con la modalità della didattica a distanza. Questa ipotesi riguarda soprattutto le facoltà universitarie che hanno un numero molto grande di iscritti.
È stato Gaetano Manfredi, Ministro dell’Università e della Ricerca a spiegare, nel suo intervento alla commissione Cultura, come potrebbe avvenire la graduale ripresa dei tradizionali percorsi didattici. In questo momento, ci si concentrerà sul completamento del semestre, che dovrebbe andare avanti fino al mese di luglio, con la possibilità di essere presente dentro gli atenei soltanto per chi fa ricerca. Tutti gli altri invece, proseguiranno le lezioni on line. Da settembre si dovrebbe invece adottare un modello misto, che sarà adattato a seconda della struttura delle diverse realtà scolastiche presenti sul territorio. È probabile comunque, che a riaprire per prime saranno le università con il minor numero di iscritti, e che dunque sono meno esposte al sovraffollamento degli atenei.
Il Ministro Manfredi: Ci sarà un aumento delle borse di studio per gli specializzandi in medicina
Nel corso dell’audizione, il Ministro Manfredi ha inoltre fatto sapere che uno degli obiettivi del suo ministero, è quello di aumentare le borse di studio disponibili per la specializzazione in medicina. Attualmente queste sono 9 mila l’anno, e l’idea è quella di aggiungerne altre 5 mila. Manfredi ha poi voluto elogiare i giovani neolaureati in medicina affermando che in questa grave situazione di emergenza che stiamo vivendo, questi “hanno dimostrato grande professionalità testimoniando con concretezza la validità dei percorsi formativi”
Il Ministro ha poi confermato il prolungamento dell’anno accademico, che terminerà dunque a giugno 2020, e non più a marzo. Una proroga che serve a garantire “un paracadute per gli eventuali ritardi che si potevano verificare nella laurea degli studenti, ed evitare che questo da un lato significasse perdere dal punto di vista formale un anno”. Per quanto riguarda il tema delle lezioni on line, Manfredi ha spiegato alla commissione che al momento sono già oltre 26 mila, gli studenti che si sono laureati a distanza, mentre gli studenti che seguono le lezioni da casa sono circa un milione e 200 mila, oltre l’80 per cento degli iscritti agli atenei.
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Già adesso inoltre, ha concluso il Ministro nel suo intervento, si è riusciti a svolgere le lezioni a distanza nel 95 per cento delle università.