Pechino, Ministero: i cani non sono bestiame ma compagni dell’uomo

Una nuova legge promulgata a Pechino vieta il consumo della carne di cane, interrompendo una tradizione che durava da cinque secoli. 

(Photo by NICOLAS ASFOURI/AFP via Getty Images)

Il Ministero dell’Agricoltura di Pechino, ha emanato una bozza di legge che riguarda il riordino legislativo sul tema della risorse alimentari. La parte principale di questo provvedimento riguardo l’elenco di ciò che deve rientrare nella categoria “bestiame”, e che può dunque essere allevato. La novità è che in questo elenco, non sono inclusi i cani e i gatti. Anche se va detto, che questi, non era mai stati inclusi nel catalogo ministeriale degli animali da carne. Solo che questa volta il legislatore cinese si è soffermato particolarmente su questa questione affermando che “con il progresso della civiltà e le preoccupazioni della gente per la protezione della natura, i cani non sono più considerati solo animali domestici, ma compagni dell’uomo, come nel resto del mondo”.

Nella bozza pubblicata non vengono citati soltanto cani e gatti, ma anche tutti i tipi di felini che appartengono alla specie e che difatti sono rimasto fuori da questo catalogo. Sembra che questo provvedimento nasca in quanto il governo cinese per evitare quanto accaduto nel mercato di Wuhan. Si ritiene infatti che nonostante il portatore del coronavirus sia stato un pipistrello, la trasmissione si avvenuta grazie ad un animale da bestiame che ha fatto da collegamento. La bozza adesso passerà alla Consulta Popolare che avrà 18 giorni per esaminarla, per poi essere presentata al Congresso del Popolo. Ma essendoci già su questo provvedimento il timbro ministeriale, è difficile pensare che la proposta del Ministero dell’Agricoltura possa essere rifiutata.

Già il mese scorso comunque, a Shenzen era stato vietato il consumo di carne di cane e di gatto, che entrerà in vigore a partire dalla data del primo maggio. 

La legge entrerà in vigore prima del Festival della carne di cane?

Ci si chiede adesso se questa nuova legge sarà attivata in tempo per fermare il “Festival della carne di cane” che si tiene ogni anno nella città di Yulin. Un festival che ha origini molto antiche, e che nasce da un’antica credenza che perdura in Cina da cinque secoli, secondo cui mangiare la carne di cane rinforzi la virilità e la circolazione del sangue. 

(Photo by Lintao Zhang/Getty Images)

In ogni caso, la passione per la carne di cane è diffusa in molti altri paesi dell’Asia, come ad esempio la Corea. Secondo l’Humane Society International, ogni anno 30 milioni di questi animali vengono portati al macello, di cui 10 milioni solo in Cina.

Leggi anche: Meloni attacca Conte: gestire molto potere gli ha dato alla testa

Leggi anche: E’ Corona il quartiere più colpito dal virus a New York, nel Queens

Si tratta dunque di una svolta storica per la Repubblica Popolare Cinese, come infatti è stata definita da Michela Brambilla, presidentesse della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente.

Gestione cookie