Papa Francesco sul coronavirus. “Sindone ci dice di continuare ad avere fiducia e di non perdere le speranze. Il Signore ci liberi da questa pandemia che fa soffrire i nostri cari e le nostre poplazioni”
Francesco, in una lettera indirizzata a monsignor Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino e vescovo di Susa, esprime tutto il suo apprezzamento per la straordinaria ostensione del Sacro Telo intorno al quale il presule pregherà per la fine della pandemia. Sabato Santo, a partire dalle ore 17.00 nella cappella della Cattedrale della città, si prosegue con le celebrazioni straordinarie. Una liturgia di preghiera e contemplazione, “resa visibile a tutti coloro che parteciperanno mediante i mezzi di comunicazione sociale”, televisione e piattaforme social, annunciata da monsignor Nosiglia lo scorso 4 aprile e che – rimarca il Papa – “viene incontro alla richiesta del popolo fedele di Dio, duramente provato dalla pandemia di coronavirus.”
“Mi unisco anch’io alla vostra supplica – scrive il Papa – rivolgendo lo sguardo all’Uomo della Sindone, nel quale riconosciamo i tratti del Servo del Signore, che Gesù ha realizzato nella sua Passione”. Ripetendo le parole di Isaia : “Uomo dei dolori che ben conosce il patire […]. Egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori […]”, il Papa guarda al Crocifisso, “trafitto per le nostre colpe, schiacciato per le nostre iniquità.
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“In questo Sabato Santo, ci uniamo al gemito di tutta l’umanità che attende di essere liberata dalla pandemia che uccide e toglie vita. In questa attesa, ci viene incontro il volto mite e umile del Signore, impresso sulla Sindone”. Con queste parole l’arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, ha dato inizio alla venerazione straordinaria, in diretta tv e sui social, del Telo che secondo la tradizione ha avvolto il corpo di Gesù nel sepolcro.
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Più forte è l’amore” è il tema scelto per la preghiera del Sabato Santo di fronte alla Sindone da monsignor Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino e custode pontificio del Telo. Secondo la tradizione, ha avvolto il corpo di Gesù nel sepolcro. La venerazione straordinaria dalle 16.55 alle 17.30, in diretta su Rai Tre e su TV2000. Il segnale viene rilanciato in tutto il mondo grazie al collegamento con il Centro Televisivo Vaticano – Vatican Media che provvederà a distribuirlo via satellite. In programma anche diretta web e – per la prima volta – social media.
L’arcidiocesi di Torino ha promosso in pochi giorni questo momento. Un evento che intende celebrare “in un clima di raccoglimento, di silenzio e di invocazione al Signore di quella ‘speranza’ di cui tutti abbiamo bisogno”. Si tratta di uno sforzo ‘a costi zero’, che non sottrae risorse ad alcuna emergenza. La Regione Piemonte e la Città di Torino offrono i propri servizi, essenziali per garantire i collegamenti telematici. L’agenzia Eventum copre le spese necessarie offrendo un proprio contributo. Si intende fin da ora ringraziare le forze dell’ordine che, coordinate dalla Prefettura di Torino, offrono il loro servizio per garantire un sereno svolgimento della celebrazione in Duomo.
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