Il Mes fu preparato quando al governo c’era Silvio Berlusconi, Tremonti e Giorgia Meloni erano ministri, la Lega alleata di governo e Salvini Europarlamentare: lo afferma Mario Monti in un articolo.
Interviene anche l’ex premier Mario Monti nel dibattito sul Mes. Un dibattito è diventato ormai una polemica: “Il richiamo ai fatti dovrebbe indurre a maggiore lucidità” spiega Monti in un articolo sul Corriere. “Il Mes rappresenta l’evoluzione del Fondo europeo per la stabilità finanziaria (Fesf). Il Fesf prima e il Mes poi sono stati preparati e decisi a livello europeo nel 2010-2011 con l’Italia rappresentata da Silvio Berlusconi nel Consiglio europeo e da Giulio Tremonti nell’Ecofin ed Eurogruppo. Quel governo si reggeva sull’alleanza Pdl-Lega. Giorgia Meloni ne faceva parte come ministro per il Pdl, Matteo Salvini era europarlamentare della Lega”. Sono le prime righe dell’articolo scritto dall’ex presidente del Consiglio sul Corriere della Sera: articolo che arriva dopo la polemica sul Meccanismo europeo di stabilità tra l’opposizione e l’attuale premier Giuseppe Conte. L’ultimo atto della polemica è andato in scena ieri, durante la conferenza stampa in diretta.
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Aggiunge Monti: “L’umiliante esperienza fatta dalla Grecia con la troika, creata con il Fesf, fu tra le ragioni che mi indussero – quando nel novembre 2011 venni chiamato al governo dopo la caduta di Berlusconi, abbandonato dalla Lega, e dovendo rispettare le condizioni draconiane imposte da Trichet e Draghi nella lettera del 5 agosto, accettate dal governo Berlusconi per non perdere il sostegno della Bce ai titoli italiani – ad escludere la richiesta di aiuti, che avrebbe comportato la calata della troika su Roma, e a chiedere al Parlamento di approvare una dura manovra”. E’ per questi motivi, afferma Mario Monti, non sarà di certo lui a raccomandare a Conte di passare “sotto le forche caudine di meccanismi preparati in Europa da un governo Berlusconi-Lega, che poi passò ad altri l’onere di evitare il default dell’Italia”.