L’attivista della ong Mediterranea Saving Humanitas segue l’appello lanciato dal papa. “Il decreto è disumano, presto torneremo in mare”, dichiara Luca Casarini.
Luca Casarini segue l’appello lanciato dal Papa e lo ringrazia per l’appogio che ha fornito. L’attivista della ong Mediterranea Saving Humanitas è stato intervistato da Huffington Post e ha svelato le sue intenzioni. Casarini ha fatto capire che si augura di veder ritirato il decreto sulla chiusura dei porti. Un decreto che violerebbe le convenzioni internazionali e che rischia di provocare una serie di stragi del mare, per i tanti immigrati che cercano di entrare nel nostro Paese.
“Il governo dovrebbe ascoltare le parole del Papa – esordisce Luca Casarini – e ritirare il decreto che chiude i porti in violazione delle convenzioni internazionali. E’ un decreto disumano, che tra l’altro conferma l’egemonia culturale della destra sovranista e permette all’Italia di fare scuola in negativo nel mondo: pure la Libia ha chiuso i porti alle sue stesse navi della guardia costiera con 280 migranti a bordo”.
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A proposito dell’intervento del Papa a sostegno delle Ong, Luca Casarini si è detto lusingato e anche sorpreso. Neanche lui si aspettava il sostegno da parte di Papa Francesco: “Non pensavo mi rispondesse. Ma presto torniamo in mare, appena allentano i divieti torniamo a salvare vite umane“. Ma come è nato il contatto con il Pontefice? Luca Casarini lo svela: “Dopo il suo discorso in una piazza San Pietro lunare ho pensato di scrivergli per ringraziarlo e per comunicargli una mia riflessione sulla pandemia. Non avrei mai pensato mi rispondesse: rispondendo a me ha voluto dare un segnale forte a tutta Mediterrenea. Ci ha scritto che è con noi, parole che mi hanno scosso. Penso sia un messaggio importante per me, per noi tutti, per chi è soccorso in mare e soprattutto per chi non lo è“.
Casarini si augura che l’intervento da parte del Santo Padre scuota le coscienze in seno al Governo. “Io spero – dichiara – che le parole del Papa contribuiscano ad aprire la mente e i cuori di chi è al governo. Su questo l’Italia fa scuola: in negativo. Dopo di noi, ora lo stanno facendo tutti. E va detto che in Italia tutto è iniziato da Minniti, quando era al Viminale, con i decaloghi anti-ong per impedire il soccorso in mare, gli accordi in Libia per non far partire le persone e tenerle nei campi in Libia che l’Unhcr ha definito disumani“. E solleva dalle responsabilità per questo decreto i sovranisti: “Salvini è arrivato dopo. Ora di nuovo l’Italia fa scuola in negativo. Questo decreto è illegale perché viola le convenzioni internazionali sui diritti umani“.
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Luca Casarini chiude l’intervista lanciando un appello al Governo. Secondo lui questo decreto va ritirato: “Mi ha stupito leggere la firma del ministro della Sanità Roberto Speranza: lo conosco e mi ha stupito, non pensavo potesse firmare una cosa del genere. Lui certamente dovrebbe ritirare la firma. Le convenzioni internazionali valgono più dei decreti. E soprattutto questo decreto porta un messaggio politico culturale devastante perché scoraggia il soccorso, se ne infischia di chi è in mare o di chi è stato soccorso e tra l’altro riesce a controllare solo le navi che soccorrono le persone“.