Matteo Salvini critica duramente l’operato del governo e insiste che bisogna agire in fretta, perché l’emergenza coronavirus ci ha portati in un nuovo mondo in cui bisogna correre per attuare delle misure che salvino il paese dal baratro.
Il leader della Lega Matteo Salvini ha rilasciato un’intervista al Sole 24 ore in cui ha parlato del no votato al Senato dal suo partito al decreto Cura Italia, e della fine dei negoziati che si sono svolti ieri nella riunione dell’Eurogruppo. Salvini, iniziando l’intervista, ha in primo luogo ringraziato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella “per i suoi interventi anche quelli che non sono stati resi pubblici, e per la vicinanza manifestata verso le regioni più colpite, a partire dalla Lombardia”. Ha poi spiegato che Lega è arrabbiata e profondamente insoddisfatta per il comportamento tenuto dal governo. Questo perché il segretario della Lega ritiene di aver presentato diverse proposte concrete, “molte delle quali a costo zero”, che sono state respinte dall’esecutivo guidato da Giuseppe Conte. Salvini ha poi affermato che “in Italia finora non un lavoratore o un imprenditore ha ricevuto un euro dallo Stato. Solo annunci. Come quelli a sostegno dei medici eroi ai quali però hanno negato la detassazione almeno di parte dello stipendio. Non è possibile andare avanti così».
Il governo dal canto suo ha fatto sapere che molte delle proposte leghiste saranno discusse nel decreto di Aprile. Ma il leader leghista non ci crede, anche perché ritiene che rinviare certe misure siano già adesso un grandissimo danno economico per imprenditori e famiglie. Ha criticato poi, soprattutto il fatto che il governo ha rinviato le scadenze fiscali a maggio, e non invece a gennaio del prossimo anno come invece hanno fatto molti altri paesi. Su questo ha citato l’esempio di un imprenditore italiano che ha conosciuto che vive in Svizzera e che gli ha raccontato “di aver ricevuto in un giorno 2oomíla franchi sul suo conto corrente presentando un semplice modulo, per il grosso dell’azienda a Varese il commercialista non gli ha invece saputo dare alcuna risposta. II rischio concreto è quindi che la parte italiana chiuda. Insisto: non si può andare avanti così. “
Per il leader della Lega occorre dunque che l’Italia riparta al più presto. Il giornalista a quel punto gli ha chiesto se fosse d’accordo con la riapertura delle imprese, nonostante il mondo scientifico si dichiari al momento contrario. “Io penso che la politica debba recuperare il suo ruolo e quindi dopo aver ascoltato gli esperti debba assumersi l’onere della scelta”, questa è stata la sua risposta. E sempre su questo tema ha fatto notare che ”la maggioranza delle aziende in Germania è aperta, in Polonia e Ungheria pure e in generale sono in attività quelle degli altri Paesi del Nord. Laddove ci sono imprese in grado di mettere in sicurezza i lavoratori perfino a proprie spese -visto che anche su questo è stato respinto il nostro emendamento – deve essergli data la possibilità di riaprire perché altrimenti molte resteranno chiuse per sempre”.
Salvini ha poi affermato che bisogna sfruttare “questa tragedia come un’occasione per cambiare radicalmente. Quando gli italiani dopo Pasqua si accorgeranno che la cassa integrazione non è arrivata, così come l’indennità per gli autonomi, salirà la rabbia.”
Per evitare dunque che la situazione sociale nel paese imploda, Salvini spiega che occorre fornire in fretta agli italiani una prospettiva concreta di rilancio economico.
Interrogato su quale ruolo potrebbe assumere Mario Draghi in questa vicenda, il segretario della Lega ha risposto che lo considera “una delle migliori risorse.Così come Tremonti ma anche Sapelli e molti rappresentanti del mondo produttivo. Bisogna mettere assieme le migliori competenze e agevolare chi produce e dà lavoro. Il contrario di quanto fatto dal Governo.” A suo parere infatti sta puntando su una strategia assistenzialista che non serve a nulla, oltre al fatto che si sta rivelando totalmente inconsistente nessuno ha ancora ricevuto le misure di sostegno al reddito previste. Per Salvini “serve una rivoluzione liberale e serve ora.”
Ha poi continuato spiegando che l’emergenza coronavirus ci ha portato in un altro mondo, in cui nulla sarà più come prima. Per questo c’è bisogno di intraprendere delle scelte politiche coraggiose e farlo in tempi molto rapidi. Ha poi elogiato la Banca Centrale Europea definendola come l’unica istituzione, che a differenza della commissione europea e dell’Eurogruppo, sta facendo il suo lavorando lavorando per il bene dell’intera comunità europea. Interrogato poi sui cosiddetti “bond di guerra” proposti dal suo partito, Salvini ha spiegato che si tratta di una una proposta molto simile a quella presentata sia da Gualtieri che da Giulio Tremonti.
Per quanto riguarda il Mes, il segretario della Lega ha detto chiaramente che “se il Governo dovesse approvare l’uso del Mes chiederemo immediatamente al Parlamento, che Conte non ha interpellato, di votare la sfiducia.”
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Infine gli è stato chiesto cosa ella gestione dell’emergenza coronavirus da parte della Lombardia, in relazione al fatto che il confronto con il Veneto risulta a parere dei giornali impietoso. Su questo Salvini ha risposto che “la Lombardia è stata investita da uno tsunami non paragonabile a quello di nessun’altra Regione.”
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