Il membro del board esecutivo dell’Oms invita tutti a continuare a rispettare le norme in vigore. “Dobbiamo ancora aspettare la discesa della curva, poi si potrà parlare di riaperture”, ha dichiarato Ricciardi.
“Riaprire ora sarebbe un disastro. Bisogna dire bene la verità agli italiani. Non è ancora finito niente, dobbiamo avere pazienza“. Parole e musica con cui Walter Ricciardi spiega che è ancora presto per poter pensare a un ritorno graduale alla normalità. La situazione del Coronavirus nel nostro Paese sembra avviarsi verso un lieve e graduale miglioramento, ma proprio in questa fase la guardia deve restare alta e l’attenzione sempre fortissima. Anche perchè, come la rivelato lo stesso consigliere del ministero della Salute a Repubblica, si rischia una ricaduta proprio se non si continueranno a rispettare le restrizioni attualmente in vigore.
Ecco allora perchè Ricciardi fa capire che non siamo ancora alla discesa dell’emergenza Coronavirus. Semmai siamo nel bel mezzo di un calo dell’aumento, il che non vuol dire che le cose stanno per tornare alla normalità. Dunque il membro dell’Executive Board dell’Organizzazione Mondiale della Sanità invita ancora tutti alla massima attenzione. “I numeri ci dicono che siamo ancora nel pieno di un’epidemia nella quale i casi salgono. Semmai c’è una diminuzione dell’aumento ma noi dobbiamo aspettare la discesa decisa della curva. A quel punto potremo essere più tranquilli“.
Leggi anche -> Coronavirus, pronti alla stretta di Pasqua: in arrivo super controlli, ecco dove
Leggi anche -> “Serve distanza di 10 metri per chi fa jogging”, lo rivela uno studio
“Non è ancora finito niente, dobbiamo avere pazienza – rincara la dose Ricciardi -. Se abbassiamo la guardia rischiamo la seconda ondata, che come in tutte le pandemie è più violenta“. Dunque è necessario stringere i denti e proseguire su questa condotta ancora per qualche giorno. Si inizia a vociferare già del nuovo prolungamento del lockdown in Italia, con la nuova scadenza che potrebbe essere fissata per il 3 maggio. E si parla anche di un dietrofront per quanto riguarda la ripartenza delle attività produttive e commerciali, che in base ai numeri degli ultimi bollettini speravano di poter ripartire, seppur in maniera graduale.
In tal senso, Ricciardi fa capire che bisogna essere sempre accorti e rispettosi nei confronti delle regole, imposte per il bene comune e per la sicurezza dei cittadini. Soprattutto in questi giorni di festa, in cui le tradizioni e le belle giornate in pieno mood primaverile rappresentano delle tentazioni che vanno però sconfitte. “Tutte le forme di assembramento sono pericolose, perché in quelle situazioni si abbassa la distanza di sicurezza. È chiaro che nei giorni di festa questi assembramenti possono essere più frequenti e i rischi sono maggiori, ma qualunque momento di vicinanza, anche nei giorni feriali, può far diffondere il virus. In tutto il mese non ci saranno aperture – conclude Ricciardi – , salvo alcune attività, considerate in un certo senso di emergenza“.