Pasqua: Papa Francesco è entrato nella Basilica di San Pietro, dove viene celebrata la Passione del Signore in occasione del Venerdì Santo.
Papa Francesco dà inizio alla celebrazione della Passione del Signore nella Basilica di San Pietro, presso l’Altare della Cattedra, in occasione del Venerdì Santo. La Basilica deserta in armonia con le disposizioni di contenimento anti-contagio a rendere questa Pasqua del tutto inusuale. A precedere l’atto di adorazione, il triplice svelamento della Croce. Poi il bacio alla Croce, in nome dell’emergenza sanitaria in atto, ma limitato al solo celebrante. Letto il racconto della Passione secondo Giovanni durante la Liturgia. Il Vatican News aveva già anticipato i temi e i testi delle meditazioni di questa Pasqua. E aveva affermato che sono: “Un invito alla riflessione sulla vita e sulla disperazione che scorre nelle carceri, un mondo molto caro a Papa Francesco”.
A partecipare alla Via Crucis alle 14, solo una decina di religiosi, sempre a causa delle misure di contenimento. La tradizionale celebrazione sarà costretta a fare un passo indietro quest’anno. Quindi questa sera alle 21 il Papa tornerà in una Piazza San Pietro deserta, la stessa Piazza San Pietro vuota che aveva accolto la sua preghiera straordinaria del 27 marzo. Si è però deciso di proiettare la cerimonia in diretta tv (Rai 1 e Tv2000) e video streaming tramite il canale YouTube di Vatican News. “Dopo la processione iniziale, il Papa compie la prostrazione sotto i gradini del presbiterio. Il triplice svelamento della Croce precede l’atto di adorazione. Il bacio alla Croce, per l’emergenza sanitaria in atto, è limitato al solo celebrante. Durante la Liturgia della Parola viene letto il racconto della Passione secondo Giovanni; quindi il Predicatore della Casa Pontificia, Padre Raniero Cantalamessa tiene l’omelia”. Si leggeva già nel Bollettino della Sala Stampa Vaticana.
I testi delle meditazioni al centro della solenne cerimonia di questa sera sono pubblicati nel sito internet della Libreria Editrice Vaticana. I testi sono: “Un invito alla riflessione sulla vita e sulla disperazione che scorre nelle carceri, un mondo molto caro a Papa Francesco. Si tratta di quattordici persone che, raccogliendo l’invito del Pontefice, hanno meditato sulla Passione di Nostro Signore Gesù Cristo rendendola attuale nelle loro esistenze. Tra loro figurano: cinque persone detenute, una famiglia vittima per un reato di omicidio, la figlia di un uomo condannato alla pena dell’ergastolo, un’educatrice del carcere, un magistrato di sorveglianza, la madre di una persona detenuta, una catechista, un frate volontario, un agente di Polizia Penitenziaria e un sacerdote accusato e poi assolto definitivamente dalla giustizia dopo otto anni di processo ordinario”. Questo perché, come si legge nell’introduzione: “Accompagnare Cristo sulla Via della Croce, con la voce rauca della gente che abita il mondo delle carceri è l’occasione per assistere al prodigioso duello tra la Vita e la Morte, scoprendo come i fili del bene si intreccino inevitabilmente con i fili del male”.
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