L’ex presidente della Commissione Europea sostiene che bisognerà apportare degli aggiustamenti al piano stipulato. “Occorre una decisione sul budget europeo pluriennale”, ha detto Juncker all’Ansa.
Si continua a parlare in maniera frenetica delle nuove misure dell’Unione Europea per fronteggiare l’emergenza Coronavirus sul piano economico. Nella serata di ieri sono circolate le voci in merito all’accordo raggiunto tra i Paesi membri. Non c’è ancora niente di definitivo, ma nei prossimi giorni ci tracceranno le linee guida per stabilire il da farsi. Si è già sparso un po’ di malcontento, ma dalle parole rilasciate da Jean Claude Juncker emerge finalmente un po’ di sano ottimismo per il futuro degli Stati che fanno parte dell’Unione Europea.
L’ex presidente della Commissione Europea è stato intervistato dai colleghi di Ansa.it per fare il punto della situazione. Il predecessore di Ursula von der Leyen sostiene che lo stanziamento di fondi potrebbe essere una buona soluzione, anche nei termini di cui si è discusso fino a ieri sera. Era fondamentale, secondo Juncker, trovare un accordo tra i Paesi membri in modo da uscire dall’emergenza Coronavirus. Anche perchè la crisi continua a montare giorno dopo giorno, pertanto perdere anche un solo giorno in più potrebbe aggravare la situazione in alcune nazioni.
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“Sono contento – ha esordito Juncker nella sua intervista – che ieri sera i ministri dell’Economia abbiano trovato un accordo. Penso che i diversi elementi del compromesso puntino nella giusta direzione. Ma non è sufficiente, perché occorre una decisione forte anche sul budget pluriennale europeo, che è lo strumento di solidarietà per eccellenza dell’Ue. Il budget europeo deve essere aumentato molto al di là delle cifre attualmente sul tavolo”.
L’ex presidente della Commissione Europea trova dunque un fondo di positività nell’accordo raggiunto ieri sera tra gli Stati membri. Secondo Juncker, dunque, potrebbe non bastare uno stanziamento di fondi immediato, anche perchè la crescita e il ritorno agli antichi splendori di Paesi come Italia e Spagna potrebbe necessitare di tempo. Anche se, come si è già vociferato nelle scorse ore, potrebbe essere necessario un nuovo incontro per continuare ad aggiustare le cose e accontentare tutti gli Stati membri dell’Ue.
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