#iorestoacasa con MeteoWeek | i 5 film di squali più assurdi di sempre

La saga de Lo Squalo arriva oggi in streaming su Netflix per il mese di aprile 2020: in catalogo sono disponibili le quattro pellicole ad alta tensione che hanno da sempre appassionato i fan, dal capitolo originale di Steven Spielberg del 1974 al quarto datato 1987.

La saga de Lo Squalo sbarca su Netflix: dal capolavoro del 1974 firmato da Steven Spielberg al quarto capitolo del 1987. Dal successo della saga, lo squalo è diventato uno degli animali più sfruttati dal cinema di serie B, reinventato nelle maniere più impensabili e diventato icona di un certo tipo di cinema sgangherato e volutamente trash. La grande passione del cinema moderna per gli squali, è ben nota: gli squali sono diventati materia da film di serie B, realizzati con budget bassissimi e che vivono quasi esclusivamente del loro spunto (che spesso nasce da un gioco di parole). Sono film che non vanno in sala ma più che altro sono pensati per il mercato home video o per la televisione. Ecco cinque film assurdi con gli squali. Non per forza film memorabili, ma sicuramente dalle idee originali.

Up from the depths

Classico del 1979, il film di Charles B. Griffith è un perfetto esempio di exploitation del successo del Lo squalo di Spielberg. È un horror in cui uno squalo preistorico rilasciato dal fondo del mare giunge nelle vicinanze di una cittadina e comincia a mietere vittime tra i turisti, fino a che i pescatori non si decidono a partire per una battuta di caccia che catturi l’animale. Il arrivò in sala e fu proiettato al cinema.

Swamp Shark

Realizzato per conto del canale Syfy, da anni specializzato in simili produzioni, promette esattamente ciò che è descritto nel titolo, raccontando di un contrabbandiere di animali che per errore rilascia uno squalo in una palude. Errore che, ovviamente, darà il via ad una strage.

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Ghost Shark

Anche in questo caso l’idea vale tutto il resto del film. Uno squalo ucciso dai parenti di una delle sue vittime torna a terrorizzare i natanti sotto forma di fantasma. Lo squalo è morto, ma il suo fantasma continua a mangiare la gente. La soluzione, trovata grazie alla improbabile intuizione di un guardiano del faro ubriaco, non sarà di ucciderlo come avviene sempre.

Shark in Venice

L’idea (incredibile) è quella di mescolare Dan Brown con il classico film horror a tema squali. I figli di un uomo misteriosamente morto a Venezia arrivano in città per scoprire cosa sia successo e subito capiscono che c’è uno squalo di mezzo. Ma i protagonisti scopriranno anche caverne sotterranee piene di trucchi e trabocchetti, copiando abbondantemente da Indiana Jones.

Sharknado

È la longeva saga di squali che ha reso famosa la Asylum, specializzata in produzioni trash, portando il genere ad un pubblico molto ampio. Dal terzo film in poi tutti ci hanno voluto fare un cammeo, ed è diventata il simbolo di quel genere di film così brutti da diventare popolari. Girato in pochissimo, con effetti speciali scadenti ma anche una forte dose di autoironia, gli squali volanti lanciati da un tornado hanno fatto il giro del mondo e dello spazio.

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