Sabato 11 aprile alle ore 21.10 su Rai Movie andrà in onda il film drammatico Bleed: più forte del destino con Miles Teller.
L’ 11 aprile alle ore 21.10 su Rai Movie andrà in onda il film drammatico Bleed: più forte del destino diretto da Ben Younger con Miles Teller, Katey Sagal, Aaron Eckhart, Ciarán Hinds, Ted Levine, Christine Evangelista, James Wilcox e Dante Palminteri.
Ispirato a una storia vera avvenuta negli anni’80, dimostra che volere e potere, anche quando la strada è in salita e la luce in fondo al tunnel non si riesce neanche a immaginare…
Bleed: più forte del dedstino | la trama del film
Nel novembre 1988, Vinny Pazienza inscatola Roger Mayweather per il titolo di WBC World Light Welterweight. Arriva in ritardo alla pesata, poiché è andato in bicicletta stazionaria per limitare il peso. Il peso finale di Vinny è pari a 140 sterline, il che lo qualifica per il combattimento. Invece di riposare per la lotta, Vinny passa la notte in un casinò.
Il pugile italo-americano si trova coinvolto in un grave incidente che lo vede quasi paralizzato, costringendolo a vivere con un esoscheletro simile ad un collare fissato direttamente sulle ossa del cranio. Dopo questa notizia, la carriera del campione del mondo della boxe Vinny Pazienza sembra finita.
Nonostante tutto, grazie all’aiuto dell’ex pugile Kevin Rooney e contro il parere di tutti, Vinny si convince a tornare sul ring, iniziando un durissimo allenamento per riprendersi ciò che è suo: il titolo mondiale.
Bleed: più forte del destino | il trailer del film
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Bleed: più forte del destino | alcune curiosità sul film
Il film porta sul grande schermo la storia del wrestler Vinny Pazienza che, nel campo, fu soprannominato The Pazmanian Devil. Il pugile italo-americano è stato un vero campione, eccellendo in tre categorie di peso.
A seguito degli eccessi derivati al successo folgorante dell’atleta, un giorno fu vittima di un incidente stradale che lo rese quasi paralizzato.
Perché vederlo: Miles Teller è un attore sottovalutato ma dal grande talento. In questo film, come anche Whiplash, è praticamente perfetto. Riesce ad alternare la strafottenza del campione alla fragilità di un ragazzo che sta perdendo l’unica ragione per vivere: il pugilato.
