Coronavirus: Merkel d’accordo con Conte su solidarietà Ue, ma niente Eurobond

La cancelliera tedesca Angela Merkel parla di solidarietà da parte della Germania sia nei confronti dell’Italia che dell’Unione Europea: eppure, continua con la sua ferrea opposizione agli Eurobond. Ma l’Europa non può permettersi un “nein” come risposta.

Angela Merkel - solidarietà all'Europa ma niente Eurobond

Come era stato già fatto sapere appena poche ore fa, la cancelliera Angela Merkel ha respinto la richiesta dell’Italia in merito agli Eurobond, fondi comuni della zona euro per mitigare l’impatto economico della pandemia di coronavirus. Una presa di posizione, la sua, che è del resto condivisa anche da altri blocchi a nord dell’Ue.

Sempre secondo quanto riferito dal Financial Post, la Merkel avrebbe tuttavia precisato che la Germania non ha intenzione di rimanere indifferente davanti a una simile situazione d’emergenza, e anzi, ha reso noto che la nazione appoggerà senz’altro altri strumenti per aiutare i Paesi duramente colpiti dalla crisi.

LEGGI ANCHE: Coronavirus, Cina: avviato il protocollo sperimentale per i pazienti guariti
LEGGI ANCHE: Coronavirus, si va verso la proroga del lockdown per altri 14 giorni

Merkel è pronta per la solidarietà, ma non per gli Eurobond

“Ho parlato a lungo con il Primo Ministro italiano Giuseppe Conte, per molto tempo, e concordiamo sul fatto che vi sia un urgente bisogno di solidarietà in Europa, che sta attraversando una delle sue ore più difficili, se non le più difficili”. Questo è quanto ha affermato Angela Merkel, contestualmente all’ultima conferenza stampa tenutasi a Berlino, e nel mentre rispondeva a una domanda postagli in merito alla richiesta di Conte sugli Eurobond.

E la Germania è pronta per questa solidarietà, si impegnerà per questo. Il benessere della Germania dipende dal benessere dell’Europa. Ora, quali strumenti sono meglio adatti a questo scopo, dipende da vari punti di vista. Io non credo che dovremmo adottare un debito comune per via della situazione della nostra unione politica, ed è per tale motivo che lo rifiutiamo”, ha poi ulteriormente aggiunto la cancelliera tedesca. Che ha infine sottolineato: “Ci sono molti modi per mostrare solidarietà, e credo che troveremo una buona soluzione”.

L’Europa non può accettare un “nein” come risposta

Mentre il coronavirus ha scagliato una pericolosa ondata di crisi economica in tutta Europa, spingendo sull’orlo del collasso i budget già limitati dei Paesi del Sud, gli appelli stanno diventando più forti affinché la zona euro intervenga mettendo a segno un piano che garantisca solidarietà e sicurezza a tutti gli stati membri. L’Unione Europea “deve agire prima che sia troppo tardi”, come già aveva sentenziato Sergio Mattarella qualche giorno fa, in un discorso televisivo alla nazione. E tra le possibilità di risposta ci sono i tanto chiacchierati Eurobond.

merkel e conte

Forma breve – e inglese – di Eurobbligazione, la logica dietro questa proposta dal nostro governo, così come anche della stessa Francia, è in realtà molto semplice. Come chiaramente spiegato dalla rivista Politico, se i Paesi ad alto debito come la Grecia, la Spagna e l’Italia potessero prendere in prestito denaro con il sostegno della Germania come garante, gli investitori li considererebbero meno a rischio di credito e richiederebbero tassi di interesse più bassi, rendendo più facile ai Paesi continuare a toccare il mercato obbligazionario.

Non stiamo chiedendo una mutualizzazione del debito, ma la mutualizzazione dell’eccessivo rischio di recessione”, aveva già spiegato il ministro italiano dell’Ue Enzo Amendola, davanti a un gruppo di giornalisti. Una mutualizzazione, però, che l’Olanda e la Germania – in primis – non hanno intenzione di realizzare.

LEGGI ALTRE NOTIZIE DI CRONACA: CLICCA QUI

In base alla loro posizione, così come a quella dell’intero blocco d’opposizione ai coronabond che questi Paesi stanno guidando, ne vale del futuro dell’Europa. Il nostro Paese, così come gli altri stati membri messi in ginocchio dalla crisi da Covid-19 non possono permettersi di intascare un “nein” come risposta.

Gestione cookie