Ai sette comuni campani già dichiarati ‘zona rossa’ se ne aggiunge un ottavo, il piccolo centro di Paolisi in provincia di Benevento: la locale Asl denuncia rischio focolaio.
Da ieri ai sette comuni campani già dichiarati ‘zona rossa’ se ne aggiunge un ottavo: il piccolo centro di Paolisi in provincia di Benevento dove la locale Asl segnala un rischio di focolaio epidemico dopo casi di contagio registrati in una famiglia che gestisce un’azienda avicola con 50 dipendenti, ognuno dei quali potrebbe avere avuto contatti in paese. Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha firmato l’ordinanza che blocca gli ingressi e le uscite da Paolisi, a eccezione del personale sanitario e di quello impegnato nei servizi di emergenza. A Paolisi, su un totale di duemila abitanti, risultano positive 17 persone in sorveglianza sanitaria obbligatoria domiciliare e due ricoverate in ospedale a Benevento. Si attendono ora i risultati dei tamponi eseguiti sul personale dell’azienda avicola.
“Con decorrenza immediata e fino al 18 aprile 2020 con riferimento al territorio del Comune di Paolisi (BN) sono adottate le seguenti misure: divieto di allontanamento dal territorio comunale; divieto di accesso; sospensione delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità”. E “fatta salva la possibilità di transito per gli operatori socio-sanitari, del personale impegnato nei controlli e nell’assistenza, degli esercenti per le attività consentite e con obbligo di dispositivi di protezione individuale», nel territorio comunale «è disposta la chiusura delle strade secondarie e la Asl assicura il rafforzamento e l’ampliamento degli screening sanitari dando priorità alla popolazione locale. “La competente direzione sanitaria della Asl di Benevento ha comunicato il concreto rischio che il Comune di Paolisi possa rivelarsi un pericoloso focolaio epidemico. Nel Comune in questione, infatti, è stato individuato un corposo cluster epidemico familiare suscettibile di rivelarsi fonte di diffuso contagio”.
Lauro e Ariano Irpino nella provincia di Avellino; Sala Consilina, Atena Lucana, Polla, Caggiano e Auletta nel Vallo di Diano in provincia di Salerno. Napoli invece non ha «zone rosse», nonostante il capoluogo conti più della metà dei casi di coronavirus in Campania, Torre del Greco, Comune centrale dell’area vesuviana, allarma: ieri la 15esima vittima, 48 i contagiati. Nell’area metropolitana di Caserta, la situazione peggiore è a Santa Maria Capua Vetere con contagi anche all’interno del carcere.
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