Compie oggi 52 anni l’attrice Patricia Arquette, Oscar alla miglior attrice non protagonista per il film Boyhood. Ecco quali sono i cinque film da rivedere per festeggiare il suo compleanno.
Patricia Arquette compie oggi 52 anni. Da sempre impegnata come attivista per i diritti delle donne (celebre il suo discorso agli Oscar 2015 quando, stringendo tra le mani la statuetta per il premio di miglior attrice non protagonista per il film Boyhood, chiedeva parità di diritti e di retribuzione tra uomini e donne negli Stati Uniti), è una delle attrici più iconiche di Hollywood. Ecco cinque film da rivedere per festeggiare il suo compleanno.
Boyhood
Capolavoro scritto e diretto da Richard Linklater, il film è stato girato nel corso di 12 anni, dal 2002 al 2014, per raccontare la crescita di Mason (interpretato da Ellar Coltrane) e il suo rapporto con i genitori divorziati (interpretati da Ethan Hawke e Patricia Arquette). Ogni anno, per dodici anni, Linklater ha radunato la stessa troupe e lo stesso cast per girare alcune scene, al fine di far corrispondere la crescita dei personaggi con quella degli attori.
Strade perdute
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Crime story che segue il modello del film noir moderno, ma calato in un immaginario surreale tipico di David Lynch (che ha scritto la sceneggiatura insieme a Barry Gifford), Strade Perdute contiene alcune delle inquadrature più iconiche del cinema del geniale regista americano. Patricia Arquette nel film interpreta Renée, moglie del musicista jazz Fred Madison, geloso e sospettoso che lei lo tradisca.
Ed Wood
Film di Tim Burton del 1994, questo biopic sui generis è ispirato alla vita ed alle opere cinematografiche di Edward D. Wood Jr, definito “il peggior regista di tutti i tempi”. Il ruolo del regista è interpretato da Johnny Depp, mentre Patricia Arquette ricopre il ruolo di Kathy O’Hara, che il regista conosce in ospedale, dove ha accompagnato Bela Lugosi per un problema di tossicodipendenza. I due si incrociano in questa strana circostanza e cominciano una nuova relazione.
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Al di là della vita
Frutto della collaborazione tra Martin Scorsese e Paul Schrader (i due avevano già lavorato insieme per Taxi Driver), Al di là della vita è uno dei film meno conosciuto dello storico regista americano, ma anche quello che meglio mette in scena la spirale della follia e la perdita di controllo. Lo sceneggiatore Schrader rimosse intenzionalmente molti riferimenti religiosi presenti nel romanzo originale per differenziare il tono del racconto dalle sue precedenti collaborazioni con Martin Scorsese.
Una vita al massimo
La sceneggiatura del film diretto da Tony Scott venne scritta da Quentin Tarantino e Roger Avary, ma solo quest’ultimo è stato poi accreditato per il soggetto. La sceneggiatura di Una vita al massimo, nelle intenzioni dei due, costituiva originariamente la prima parte di un ben più corposo progetto cinematografico che avrebbe incluso anche la sceneggiatura originale di quello che sarebbe poi divenuto il film Assassini nati di Oliver Stone Nel finale alternativo, presente nella sceneggiatura originale di Quentin Tarantino, compare anche il personaggio Mr. White, uno dei protagonisti de Le iene.