Le truffe e il contrabbando di prodotti non a norma continuano imperterriti, facendo leva sulla paura delle persone ai tempi del coronavirus: stavolta, però, i Nas hanno effettuato un importante sequestro a Reggio Calabria.
Sono ben 1500 confezioni di gel antibatterico sequestrate nella giornata di oggi dai Carabinieri del Nas di Reggio Calabria. Confezioni che, se non fosse stato per l’intervento delle autorità, sarebbero state messe in vendita pur essendo privo di qualsiasi autorizzazione ministeriale.
I militari dell’Arma, infatti, hanno rinvenuto all’interno di un deposito, situato proprio nei pressi della città calabrese, dei grandi approvvigionamenti con numerose confezioni di gel igienizzante per le mani. Prodotti che, sebbene sull’etichetta vantassero azioni di contrasto a batteri, funghi e virus, alle analisi degli esperti sono risultati fuori norma e mai autorizzati dal ministero della Salute.
Prodotti non idonei al commercio, dunque, e che purtroppo finiscono per essere comprati da molti italiani inconsapevoli. Infatti, la stessa operazione condotta dai Nas calabresi si inserisce in quella che è, in realtà, un lunga serie di controlli condotti in tutta Italia dal Comando dei Carabinieri. Questo, ovviamente, per la tutela della Salute e per contrastare tutte quelle attività portate avanti dagli sciacalli che vogliono fare business facendo leva sull’emergenza da coronavirus.
Lotta allo sciacallaggio, ma anche aiuti per le persone e le realtà in difficoltà. Anche questo è il lavoro dei Nas, che a Torino non si sono occupati di maxi sequestri, ma di maxi rifornimenti.
Una farmacia di Rivoli, infatti, ha ricevuto assistenza dai militari dell’Arma permettendo di portare a termine diverse, importantissime consegne: quelle delle bombole d’ossigeno per i malati di Covid-19. La stessa farmacia, infatti, aveva già in precedenza chiesto di poter avere del supporto per riuscire a donare delle bombole di ossigeno (di sua proprietà) necessarie ai vari reparti di terapia intensiva degli ospedali del nord Italia, impegnati costantemente a contrastare quest’emergenza sanitaria.
A venire in suo soccorso sono stati allora proprio i Nas di Torino. I miliari hanno infatti raggiunto la farmacia, prelevato le bombole messe a disposizione dai gestori, e hanno cercato di rintracciare delle strutture che fossero in grado di revisionarle e, ovviamente, anche di ricaricarle. Una volta portato a termine questo primo step, i militari hanno poi contattato e individuato le varie strutture presso le quali, entro i prossimi giorni, queste preziosissime bombe verranno donate.
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