L’emergenza sanitaria nazionale per Covid-19 ci ha spinti a usare le mascherine: ma servono davvero? Ecco quali utilizzare.
La posizione ufficiale dell’Oms, e di conseguenza del ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità, è sempre stata chiara: mascherine filtranti per gli operatori sanitari, chirurgiche per i malati o per chi è stato a stretto contatto. Per gli altri, sostanzialmente, prevale la regola di mantenere la distanza di almeno un metro (ma sarebbe meglio due) da altre persone. Sulle mascherine, però un dibattito da tempo si è acceso: servono o no? Dagli esperti arrivano opinioni contrastanti; c’è chi come Burioni ha detto: “Tutti dovrebbero portare la mascherina” e chi come il capo della protezione civile, Angelo Borelli, ha detto: “Non uso la mascherina, ma rispetto le regole del distanziamento sociale“. Eh già, perché la verità sulla questione non è ancora stata scandagliata. In ogni caso le mascherine, utili o inutili che possano apparire, aiutano (in parte) a proteggere le persone che non rispettano le distanze sociali dai droplet. Decisamente pro mascherine anche i chirurghi, che in una nota congiunta di tutte le associazioni il 4 aprile hanno sottolineato: “A seguito della riconosciuta efficacia dell’uso di coprire naso e bocca in caso di malattie a diffusione per via aerea si sollecitano tutte le Autorità e Amministrazioni a provvedere affinché ciò venga recepito dalla totalità della popolazione“.
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E proprio oggi lo stesso commissario straordinario Domenico Arcuri ha detto: “Credo che per molto tempo molti di noi, se non tutti, ci dovremo abituare ad utilizzare questo strumento di protezione”. E ancora: “Dal momento che il nuovo coronavirus è diffuso ormai in tutta Italia, indossare la mascherina ogni volta che si entra in contatto con altre persone è di grande importanza per evitare la diffusione dell’infezione“, sostiene da settimane Giovanni Maga, direttore dell’Istituto di Genetica Molecolare del Cnr di Pavia. Nella marasma delle informazioni contrastanti c’è anche la giravolta del consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, l’igienista membro del board dell’Oms Walter Ricciardi, che nel giro di poche settimane è passato dal dichiarare “le mascherine non servono a niente per le persone non contagiate” ad ammettere “in questo momento sì” alla domanda se bisognasse indossare la mascherina.
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A mettere definitivamente un punto sulla questione è uno studio pubblicato su ‘Nature Medicine’ e condotto dal team di Nancy Leung e Benjamin Cowling del Centro collaboratore dell’Oms per l’epidemiologia e il controllo delle malattie infettive dell’Università di Hong Kong. Nello studio viene valutata la presenza di virus nelle goccioline di saliva di varia grandezza rilasciate nell’aria da pazienti affetti da diverse malattie respiratorie. Lo studio ha dimostrato una particolare efficacia nel limitare la loro emissione nei pazienti che indossavano la mascherina. Chi la indossava, non emetteva il virus né nelle goccioline più grandi che in aerosol. Fra le varie mascherine, le più efficaci sono le mascherine monouso FPP3 con valvola ma anche quelle chirurgiche possono essere d’aiuto considerando la carestia di materiale in commercio. Il miglior deterrente comunque, rimane uno solo: rimanere a casa.