Sono 67 le persone a bordo della nave, che aveva chiesto aiuto ad Alarm Phone. La linea telefonica svela: “Il governo maltese non ci ha aiutato”.
Si conclude con un epilogo inevitabile l’avventura di una nave, che conteneva 67 migranti partiti dal Nord Africa. Questi sono stati fatti sbarcare nel porto di Lampedusa. In particolare è stato fondamentale l’intervento da parte di Alarm Phone, il sostegno di tipo telefonico per questo genere di interventi in mare aperto. I migranti sono riusciti ad arrivare sulla terra ferma in mattinata, per fortuna senza gravi conseguenze dal viaggio per i passeggeri.
Il comandante della nave era stato in contatto con il numero dedicato di Alarm Phone per gran parte della giornata di ieri. Da qui è partita la richiesta di aiuti a tutte le realtà vicine, sia all’Italia che a Malta. Alla fine, però, la prima a rispondere presente è stata Lampedusa, molto probabilmente per via dell’esiguo numero di migranti a bordo della nave. E così, i 67 sono riusciti a concludere sani e salvi il “viaggio della speranza”, approdando sull’isola a sud della Sicilia.
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La nave si è allontanata dalle coste della Libia pochi giorni fa, in direzione nord. Dunque le prime due isole di grandi dimensioni che avrebbe trovato sulla propria strada erano proprio Malta e la Sicilia. Ma a quanto pare, come rivelano anche da Alarm Phone, non ci sarebbe stato l’aiuto da parte del governo maltese, a lasciar sbarcare i migranti. Va detto che in questo momento, Malta sta fronteggiando la presenza di diversi siciliani di ritorno dall’imbarcadero di Pozzallo e altri migranti, e attualmente posto in isolamento per via della minaccia Coronavirus.
Ma l’attacco da parte di Alarm Phone nei confronti del Governo di Malta è diretto e senza fronzoli. Anche perchè era fondamentale portare in salvo i migranti, che con ogni probabilità, su richiesta degli stessi maltesi, sarebbero stati trasportati altrove e con altri mezzi. “Malta non ha prestato soccorso e hanno attraversato la loro zona Sar con il motore guasto. Raggiunta la zona Sar italiana, le autorità li hanno scortati fino al porto. Siamo felici che siano vivi!“.