La chiusura delle attività può provocare effetti negativi sul valore aggiunto. Istat propone due scenari, uno con la chiusura circoscritta a marzo-aprile e una con l’estensione fino a giugno.
Uno shock senza precedenti, che ancora non lascia intravedere un’uscita. Questo è quanto è stato rivelato da Istat, nella sua consueta nota mensile sull’andamento dell’economia italiana. E questo shock è stato provocato ovviamente dall’arrivo del Coronavirus nel nostro Paese. La diffusione del Covid-19 e la conseguente stretta sulle attività degli italiani, ha fatto sì che avvenisse ciò che nessuno voleva che succedesse. Un problema di enormi dimensioni per la nostra economia, che ora dovrà leccarsi le ferite e cercare la ripartenza nel più breve tempo possibile.
“Le necessarie misure di contenimento del covid-19 – si legge nel rapporto dell’Istat – stanno causando uno shock generalizzato, senza precedenti storici, che coinvolge sia l’offerta sia la domanda. La rapida evoluzione della pandemia rende difficile rilevare l’intensità degli effetti sull’economia reale con gli indicatori congiunturali la cui diffusione avviene con un ritardo fisiologico rispetto al mese di riferimento“. Dunque il Coronavirus ha messo in ginocchio l’economia italiana, anche sul piano della crescita della produzione ma anche per quanto concerne la domanda.
Leggi anche -> Coronavirus, Aifa: ok all’uso compassionevole farmaco ematologico
Leggi anche -> Coronavirus. Lopalco: la coda della pandemia potrebbe essere lunga
Stando a quanto si legge sul rapporto dell’Istat, la chiusura delle attività porta a una doppia chiave di lettura. La differenza tra queste due “strade” è dovuta più che altro al periodo in cui dovrebbe avvenire la ripartenza, con la tanto attesa Fase 2. Nel primo caso, con la chiusura delle attività circoscritta ai mesi di marzi e aprile, l’effetto negativo sarà dell’1,9%. Nel secondo caso, quello più critico, si prevede una chiusura delle attività fino a giugno, con una conseguente contrazione del valore aggiunto che arriverebbe fino al 4,5%.
L’Istituto di Statistica nazionale ha fatto capire che, per quanto necessario, il lockdown non poteva che portare effetti tragici sulla nostra economia. “Le misure di lockdown sono riuscite a generare uno shock rilevante e diffuso sull’intero sistema produttivo“, si legge nel rapporto. Anche perchè ci sono altre attività connesse alla produttività, che risentono dello stop imposto dal Governo per ridurre la diffusoine del virus. “Il sistema produttivo subirebbe anche gli effetti indiretti legati alle relazioni intersettoriali“, rivelano dall’Istat. Dunque l’Italia, per qualche settimana, dovrà leccarsi le ferite.
Il Torino di mister Vanoli è partito molto bene in Serie A e, nonostante le…
Dai fasti degli anni '90 e dei primi 2000 sembra passata un'eternità. Ormai da più…
Quali sono le aziende che garantiscono il miglior servizio per la luce e il gas…
Anticipazioni sulle prossime puntate della soap di Rai Uno Il Paradiso delle Signore 9: crisi…
Quando si parla di detergere il viso sono molti a commettere errori banali che compromettono…
Le anticipazioni sulla puntata del 15 ottobre di Temptation Island rivelano diversi colpi di scena:…