Sistemare Roma approfittando della quarantena per intervenire con più facilità: una domanda che molti cittadini stanno rivolgendo alle istituzioni. L’assessora Linda Meleo ci ha raccontato cosa sta succedendo.
Lockdown, norme di distanziamento sociale, quarantena: concetti purtroppo diventati comuni, ai tempi del coronavirus. A Roma in molti hanno chiesto all’amministrazione di sistemare la città, approfittando dell’obbligatoria sospensione dei ritmi quotidiani. Ma sta avvenendo? La risposta ci arriva dall’assessora alle Infrastrutture Linda Meleo, che ha fatto per Meteoweek il punto della situazione.
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La quarantena in corso costringe molte persone in casa. Il traffico è ovviamente diminuito, anzi pressochè azzerato. E’ possibile immaginare in questo periodo degli interventi diffusi per ripristinare l’asfalto ed in generale le infrastrutture più deteriorate della città? “Su questo siamo già al lavoro da qualche settimana. Abbiamo constatato che dovendo stare tutti a casa per contrastare questo virus e superare questa emergenza il traffico è praticamente nullo, in città. Abbiamo dunque anticipato dei cantieri, e parlo di cantieri di manutenzione stradale ma anche di infrastrutture, che erano programmati per i mesi a venire. Abbiamo anche deciso di accelerare anticipandone i tempi una serie di attività che erano da poco iniziate, e quindi in corso. Tra i cantieri che abbiamo anticipato cito la canna sud, in direzione Prati Fiscali, della Galleria Giovanni XXIII°. Su questa galleria stiamo facendo un intervento di manutenzione straordinaria massiccio, a 360 gradi. Abbiamo concluso le lavorazioni sulla canna nord, in direzione Pineta Sacchetti, ormai un mese e mezzo fa. Abbiamo dunque iniziato il 16 marzo i lavori sulla canna sud, approfittando appunto di questo periodo di “traffico zero”. Abbiamo fatto partire lavori di manutenzione straordinaria anche sulla via del Mare, sul tratto di strada di competenza di Roma Capitale. E’ un intervento che, quando potremo tornare a circolare liberamente sulle nostre strade, offrirà ai cittadini romani una strada completamente manotenuta. E’ un intervento importante per quella parte di città: approfittare di questo periodo ci ha permesso di spostare i lavori dalle ore notturne a quelle diurne. Abbiamo fatto partire anche dei lavori nel centro storico: cito piazza Venezia e le sue aree limitrofe, Ara Coeli e piazza S. Marco. Approfitto per annunciare che piazza Venezia rimarra’ con la pavimentazione in sanpietrini. Abbiamo altri cantieri, ve ne indico alcuni: via Pineta Sacchetti, via Cassia, via Boccea. Stiamo intensificando il più possibile questi interventi di manutenzione in tutta la città, al centro nelle periferie”.
Si tratta di lavori già pianificati e magari solamente anticipati, o avete deciso di far partire cantieri ex novo proprio in funzione di questa disponibilità di spazi e di tempo dovuta alla quarantena? “Un pò tutte e due. Ad esempio i lavori sulla seconda canna della Galleria Giovanni XXIII° erano previsti per il mese di luglio, dopo la chiusura delle scuole ed una volta conclusi gli Europei. In virtù, purtroppo, della situazione, da luglio li abbiamo anticipati a marzo, per concludersi a metà aprile. Siamo già a buon punto, quasi l’80% del nuovo manto è stato steso in galleria. Altri lavori li abbiamo decisi proprio in funzione della quarantena“.
Quanto sono compatibili interventi del genere con la sicurezza dei lavoratori proprio in funzione dell’emergenza coronavirus? “Ci tengo a dirlo, e lo ripeto in tutte le occasioni che si presentano: tutte le imprese che lavorano per il Comune di Roma hanno adeguato i piani operativi di sicurezza e hanno adottato tutta una serie di misure che devono essere rispettate in funzione delle attuali normative. Altrimenti non possono lavorare. Tutti i lavoratori devono ovviamente essere dotati dei famosi Dispositivi di Protezione Individuale. Le imprese impegnate nei lavori che vi ho elencato sono tutte in grado di garantire questi standard di sicurezza. La sicurezza di chi lavora è la condizione alla base della possibilità di effettuare queste manutenzioni”.
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Prima o poi si dovrà tornare alla normalità: potrebbe essere però diversa da quella fino ad ora conosciuta. Rispetto alle competenze del Suo assessorato – ed in generale come organo di governo di Roma – come vi state preparando a quello che potrebbe arrivare? “L’assessorato alle infrastrutture avrà un ruolo decisivo per la ripartenza: oltre a quello che vi ho detto ci sono molti altri interventi e manutenzioni, che dovremo mettere a gara nei prossimi mesi. Una domanda pubblica che avrà un effetto traino sull’economia: più infrastrutture strategiche significa più ossigeno per le imprese e più lavoro per le persone. E’ necessario superare le diseguaglianze nell’accesso al lavoro, riteniamo che una forte domanda pubblica di manodopera collegata ad interventi infrastrutturali ampi e strategici possa essere un grande traino”.
Da amministratrice ritiene che i cittadini romani abbiano risposto in modo corretto alle norme di distanziamento sociale e di lockdown decise dal governo? “Io credo di si. Dopo il momento iniziale, che ha coinvolto un pò tutte le città italiane, che è stato caratterizzato da un senso di smarrimento per molti cittadini, ho registrato una reazione positiva da parte dei cittadini romani. Osservando poi i dati sugli spostamenti la mia impressione è stata confermata, c’è stata una risposta forte: è stato compreso che il bene collettivo si può raggiungere solo se tutti insieme lavoriamo, rispettiamo le regole e quindi stiamo a casa aspettando che tutto questo passi”.
Che timori avevate rispetto l’impatto dell’epidemia di Covid 19 su Roma? Arrivati ai primi di aprile la situazione è come ve la aspettavate? “E’ difficile fare previsioni o avere aspettative. La vicenda della diffusione di questo virus è stata una situazione imprevedibile, stiamo parlando della diffusione mondiale di un virus. Noi ci atteniamo e ci siamo attenuti a quelle che sono le disposizioni del governo che vengono prese sulla base di indicazioni di un comitato scientifico di esperti. Quello che possiamo fare è attenerci a quello che ci dicono gli scienziati ed il governo. Con un occhio di riguardo alle situazioni di difficoltà:da questo punto di vista l’amministrazione ha lavorato veramente 24 ore su 24 per aiutare e sostenere le persone. Penso ai buoni spesa decisi nei giorni scorsi, ad esempio. Al momento l’emergenza sta nel sostenere le persone, le famiglie e chi è da solo. E’ stato tutto una sorpresa, possiamo lavorare solo nella prospettiva di rispettare le regole ma poi di ripartire appena sarà possibile”.
A prescindere dall’epidemia, che progetti ci sono – rispetto le competenze del suo assessorato – su Roma? Quanto sta avvenendo ha modificato in qualche modo progetti e cronoprogrammi? “Come dicevo anche prima sto portando avanti una programmazione anticipando tutto quello che è possibile ma anche progettando nuovi progetti. Stiamo intervenendo su alcune infrastrutture specifiche, come alla Magliana dove stiamo intervenendo con un consolidamento infrastrutturale importante. Sulla Roma-Lido stiamo intervenendo su un cavalcavia ferroviario, in prossimità di Ostia… stiamo cercando di accelerare il più possibile. Abbiamo sperimentato una accelerazione che in condizioni di traffico sarebbe stato complicato portare a termine”.
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