Coronavirus, Trump attacca Oms: “Ha sbagliato, sta dalla parte della Cina”

Il contagio da coronavirus in America supera cifre record e Trump attacca l’Oms: “Ha sbagliato. Per qualche motivo è Sino-centrica”. Poi assicura che farà chiarezza a riguardo.

trump oms
(Foto di Chip Somodevilla, da Getty Images)

Coronavirus, Usa: i numeri salgono e Trump torna all’attacco contro l’Oms. Questa volta l’accusa è sull’operato dell’Organizzazione Mondiale della Sanità incriminata, tramite twitter, di simpatizzare per qualche motivo con la Cina. Trump afferma infatti, senza mezzi termini: “L’Oms ha sbagliato. Finanziata in larga parte dagli Stati Uniti è per qualche motivo Sino-centrica. Fortunatamente ho respinto il loro consiglio di tenere aperti i confini alla Cina all’inizio. Perché dare una raccomandazione così sbagliata?”. Poi assicura di prestare maggiore attenzione, di fare chiarezza sull’operato dell’Oms e sugli investimenti americani.

LEGGI ANCHE -> Coronavirus, Arcuri: “A Pasqua tutti a casa, e nessun imminente liberi tutti”

Eppure lo stesso presidente americano, circa un mese fa, aveva accusato l’Oms di fornire informazioni infondate, troppo pessimistiche. Sotto attacco, un mese fa, era il tasso di mortalità comunicato dall’Oms, 3,4%. Di questo dato Trump aveva affermato in un’intervista a Fox: “E’ un numero falso. E’ una mia impressione basata sulle conversazioni che ho avuto con molta gente” aveva spiegato Trump. E aveva aggiunto anche una personale previsione: tutte le persone che contrarranno il virus “si riprenderanno rapidamente, senza neanche vedere il medico”.

I numeri negli Stati Uniti

trump oms
(Foto di Mandel Ngan, da Getty Images)

Nel frattempo, i numeri dei contagi e dei morti sono saliti. Ed è sempre più a rischio la città di New York, che fa quasi la metà dei decessi di tutti gli Stati Uniti e su cui Trump ha inviato l’aiuto dell’esercito. Lì il numero dei morti è arrivato a 3.200: ha superato i 2977 dell’11 settembre. Finiscono anche le camere mortuarie, i corpi si moltiplicano e la gestione dell’emergenza va sempre più in crisi. Molto probabilmente le vittime da coronavirus verranno seppellite a Hart Island, a Est del Bronx.

LEGGI ANCHE -> Coronavirus, Letta: “Ecco perché l’Italia rischia l’osso del collo”

E ancora, i dati non migliorano se si pensa agli Usa nel loro complesso. Secondo la Johns Hopkins University, negli Usa sono morte 1.150 persone in 24 ore, per un totale che raggiunge quota 11.004. I contagiati sono 369 mila. Nonostante questi dati, Trump torna a ribadire con ottimismo: “Usciremo da questa crisi con più forza, unità e risolutezza, gli Usa “riapriranno prima di quanto le gente non pensi“. Il presidente americano non sembra negare che questa sarà “una settimana dura”. Ma poi ricorda che “c’è una incredibile luce alla fine di questo tunnel”.

Gestione cookie