Pierpaolo Sileri, viceministro, ha parlato del coronavirus e dei tempi di decompressione del lockdown: la normalità potrà tornare solo con il vaccino.
Il viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri, partecipando alla trasmissione radiofonica Circo Massimo su Radio Capital ha parlato dei tempi del Covid-19 ammettendo che la normalità sarà possibile solo insieme al vaccino: “Fino ad allora – ha detto Sileri – avremo accuratezza nei contatti e senso di responsabilità, che guiderà la ripresa e la riapertura delle attività. Nelle prossime settimane dovrà essere potenziata la medicina preventiva sul territorio. I test sierologici a disposizione sono tanti, vanno uniformati su scala nazionale. E vanno uniformate le indicazioni su chi fare i test, non possiamo pensare di farli a tutti gli italiani“.”Lo tsunami che ha colpito il Nord Italia si sta lentamente ritirando. E il blocco ha impedito che si diffondesse al sud. Cala la pressione sul Sistema sanitario nazionale. In una situazione nuova, in cui ci si confronta con un nemico invisibile, sarà necessario fare una revisione di tutto ciò che è accaduto per scoprire responsabilità e per costruire un modello che possa funzionare in futuro“. Purtroppo, continua, “il finanziamento del Sistema sanitario nazionale non è andato di pari passo con le necessità della popolazione, e sono sicuro che nei prossimi trent’anni avremo almeno altre due pandemie“.
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In Italia, dall’inizio dell’epidemia di Coronavirus, almeno 132.547 persone hanno contratto il virus Sars-CoV-2. Di queste, 16.523 (+636, +4%) sono morte e 22.837 (+1.022, +4,7%) si sono riprese. Attualmente i soggetti positivi dei quali si ha certezza sono 93.187 (+1941, +2,1%). I dati sono stati forniti dalla Protezione civile. I pazienti ricoverati con sintomi sono 28.976; 3.898 (-79, -2%) sono in terapia intensiva, mentre 60.313 sono in isolamento domiciliare fiduciario. Intanto Conte in conferenza stampa ieri ha ridato speranza agli italiani: “Con il decreto appena approvato diamo liquidità immediata per 400 miliardi di euro alle nostre imprese, 200 per il mercato interno, altri 200 per potenziare il mercato dell’export. E’ una potenza di fuoco“. “Abbiamo adottato uno strumento molto efficace per tutelare tutte le imprese che svolgono una qualche attività di rilievo strategico. Attraverso il potenziamento del golden power potremo controllare operazioni societarie e scalate ostili non solo nei settori tradizionali, ma in quelli assicurativo, creditizio, finanziario, acqua, salute, sicurezza. E’ uno strumento che ci consentirà di intervenire nel caso ci siano acquisizioni di partecipazioni appena superiori al 10% all’interno dell’Ue“. “Lo Stato offrirà una garanzia perché i prestiti avvengano in modo celere, spedito. Potenzieremo il fondo centrale di garanzia per le pmi e aggiungiamo il finanziamento dello Stato attraverso Sace, che resta nel perimetro di Cassa depositi e prestiti, per le piccole e medie e grandi aziende“. Si intravede, dunque, lenta e flebile speranza nel futuro del nostro Paese.
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