Coronavirus, Giappone: stato d’emergenza per sette regioni

Il governo del Giappone ha dichiarato lo stato d’emergenza per sette delle otto regioni del Paese per far fronte alla diffusione sempre più allarmante di Coronavirus.

Coronavirus, Giappone- stato d'emergenza per sette regioni (Getty) - meteoweek.com
Coronavirus, Giappone- stato d’emergenza per sette regioni (Getty) – meteoweek.com

Il primo ministro del Giappone Shinzo Abe ha deciso di dichiarare lo stato d’emergenza contro il Coronavirus in sette delle otto regioni del Paese, tra le quali Tokio e Osaka dove si sono registrati casi di contagio in constante aumento da almeno due settimane.

Il premier Shinzo Abe ha affermato dinanzi al Parlamento di aver dovuto attuare la misura restrittiva più severa “perché la situazione attuale influisce gravemente sulla vita delle persone e sull’economia“.

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Il primo ministro Abe parteciperà a una conferenza stampa alle 19 ora locale, durante la quale spiegherà le misure adottate e i tempi di durata. Lo stato d’emergenza in Giappone dovrebbe avere una durata iniziale di un mese e concederà potere alle autorità delle regioni interessate di obbligare i propri residenti a restare a casa, se non  per motivi di massima urgenza, e le aziende a diminuire temporaneamente le loro attività di produzione.

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La diffusione del Coronavirus nell’arcipelago giapponese è limitata ma i casi di contagio vanno via via aumentando, soprattutto nella capitale e nelle città densamente abitate come Osaka. Il premier Abe, per far fronte alla crisi sanitaria ed economica che sta colpendo il Paese ha deciso di stanziare 108 trilioni di yen, circa 915 miliardi di euro, per aiutare le famiglie e le imprese giapponesi che si trovano in difficoltà.

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Le misure previste dallo stato d’emergenza saranno formalmente approvate dal governo e dal Parlamento e includeranno gli stanziamenti economici per i cittadini più poveri e per le piccole e medie imprese più fragili e in pericolo a causa della crisi economica. Intanto il premier Abe ha anticipato che i grandi magazzini chiuderanno, mentre resteranno aperti i supermercati e i collegamenti ferroviari.

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