Dagli uffici di Roma della Protezione Civile, in Conferenza Stampa alle ore 18 di oggi martedì 7 aprile, il commissario Angelo Borrelli ha comunicato i dati dell’emergenza Coronavirus.
Calo sensibile nuovi positivi, meno della metà rispetto a lunedì
Calo sensibile dei nuovi malati per coronavirus. Sono complessivamente 94.067 i malati in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 880, vale a dire meno della metà dell’incremento di lunedì quando erano stati 1.941. Il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – è di 135.586. Il dato è stato fornito dalla Protezione Civile.
Dai dati della Protezione civile emerge che sono 28.343 i malati in Lombardia (126 in meno in più rispetto a ieri), 13.048 in Emilia Romagna (-3), 9.965 in Veneto (+243), 10.704 in Piemonte (+159), 3.738 nelle Marche (+32), 5.427 in Toscana (+126), 3.212 in Liguria (+35), 3.365 nel Lazio (+65), 2.765 in Campania (+67), 1.379 in Friuli Venezia Giulia (-17), 1.890 in Trentino (+52), 1.301 in provincia di Bolzano (+41), 2.137 in Puglia (+22), 1.859 in Sicilia (+44), 1.491 in Abruzzo (+66), 846 in Umbria (-26), 593 in Valle d’Aosta (+26), 821 in Sardegna (+2), 733 in Calabria (+11), 185 in Molise (-2), 265 in Basilicata (+3).
Quanto alle vittime, se ne registrano 9.484 in Lombardia (+282), 2.180 in Emilia-Romagna (+72), 695 in Veneto (+33), 1.319 in Piemonte (+68), 630 nelle Marche (+18), 369 in Toscana (+19), 620 in Liguria (+25), 216 in Campania (+12), 238 nel Lazio (+9), 164 in Friuli Venezia Giulia (+6), 209 in Puglia (+14), 174 in provincia di Bolzano (+10), 125 in Sicilia (+2), 172 in Abruzzo (+3), 49 in Umbria (+5), 100 in Valle d’Aosta (+4), 244 in Trentino (+14), 60 in Calabria (+2), 52 in Sardegna (+5), 13 in Molise (+0), 14 in Basilicata (+1). I tamponi complessivi sono 755.445, dei quali oltre 388mila in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.
3.792 pazienti,106 in meno.Scende pure numero malati in ospedale
Sono 3.792 i pazienti nei reparti di terapia intensiva, 106 in meno rispetto a ieri. Di questi, 1.305 sono in Lombardia. Dei 94.067 malati complessivi, 28.718 sono poi ricoverati con sintomi – 258 in meno rispetto a ieri – e 61.557 sono quelli in isolamento domiciliare.
Sono 17.127 le vittime dopo aver contratto il coronavirus in Italia, con un aumento rispetto a ieri di 604. Lunedì l’aumento era stato di 636.
Sono 24.392 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 1.555 in più di ieri. Il dato è stato reso noto dalla Protezione Civile. Ieri l’aumento dei guariti era stato di 1.022.
Anche aumento guariti è secondo dato in assoluto. Oggi si registra “una crescita di soli 880 pazienti rispetto a ieri. E’ l’incremento più basso registrato dal 10 marzo”. Lo ha detto il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli in conferenza stampa aggiungendo che il dato relativo ai guariti nelle ultime 24 ore – 1.555 persone – è il secondo incremento più alto da inizio emergenza.
Diminuiscono nuovi casi, aspettiamo ancora per sospiro sollievo. “Finalmente sembra che si inizi a vedere una diminuzione di nuovi casi: nella curva epidemica, dopo una fase di plateau, sembra esserci una discesa, la curva tende a flettere in basso. Ma aspettiamo domani o dopodomani prima di tirare un sospiro di sollievo”. Così Giovanni Rezza dell’Iss in conferenza stampa alla Protezione civile – ed aggiunge – “Speriamo di assistere ad una flessione, ma bisogna sempre tenere a mente che il virus resterà nella popolazione, non è che arriviamo a zero tra una settimana o un mese e allora tana libera tutti”, sottolineando che bisognerà ingaggiare con il virus una “dura lotta”. “Dobbiamo mantenere rigorosamente tutte le misure di distanziamento sociale, perché ogni rilassamento può significare una ripresa della circolazione”.
Borrelli, vertice interlocutorio, decisione spetta a politica. Qualsiasi raccomandazioni arriverà dal Comitato tecnico scientifico e quale che sia la decisione del governo, l’auspicio è che questa “sia improntata alla massima cautela”. Lo ha ribadito il direttore delle malattie infettive dell’Iss Giovanni Rezza rispondendo ad una domanda sulla Fase 2. Quando al vertice in videoconferenza con il premier Conte e il Comitato tecnico scientifico, il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli ha parlato di “riunione interlocutoria”: ci “sono in corso valutazioni” spetterà “all’autorità politica e al Cdm prendere le decisioni”.
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