Il commissario per l’emergenza Coronavirus analizza i numeri e la situazione del nostro Paese. “In arrivo 650 milioni di mascherine, lavoriamo al meglio per uscire bene dalla Fase 1”.
Giornata di incontro con la stampa per Domenico Arcuri. Il commissario per l’emergenza Coronavirus ha parlato in particolare dell’intervento del Governo, annunciato ieri sera dal premier Giuseppe Conte. I 400 miliardi per le imprese sono un provvedimento importante per consentire la ripresa doo la diffusione del Coronavirus, ma Arcuri ha reso noto un ulteriore intervento. Si tratta di 450 milioni di euro assegnati proprio ad Arcuri per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica. Sarà proprio il commissario a gestire questi fondi.
E tra gli aspetti che verranno foraggiati dal denaro finito in mano ad Arcuri, c’è quello relativo al materiale sanitario, per i medici e non solo. È proprio il commissario a svelarlo in conferenza stampa: “Per ora ci occupiamo di rifornire il numero massimo di mascherine alle strutture sanitarie che combattono, non ci occupiamo di distribuire mascherine ai cittadini. Se alcune regioni ritengono legittimamente di doverle fornire, se ne occuperanno loro, fino a una nuova organizzazione che non è ancora arrivata. Una mascherina chirurgica non può essere rivenduta ad un prezzo 10 volte maggiore del costo, questo non è libertà di mercato ma una speculazione due volte insopportabile, perché non si specula sui bisogni degli altri e perché non si specula sulla vita degli altri. Anche pochi casi sono intollerabili vanno denunciati e combattuti“.
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Arcuri è poi passato all’analisi dei dati relativi all’emergenza Coronavirus. In primis il commissario si sofferma sui decessi, che arrivano a centinaia giorno dopo giorno. E proprio in merito a questo numero, Arcuri ribadisce l’importanza di attenersi alle regole per non portare a una ulteriore crescita. “Il numero di uomini e donne che perderanno la vita per il virus continuerà a crescere. Nei prossimi giorni in vista della Pasqua non dimenticate mai che si è portato via già 16.523 vite umane. Torno a supplicarvi, nelle prossime ore non cancellate mai questo numero dalla memoria. Attenti a illusioni ottiche, pericolosi miraggi, non siamo a pochi passi dall’uscita dell’emergenza, da un’ipotetica ora X che ci riporterà alla situazione di prima, nessun liberi tutti per ritornare alle vecchie abitudini“.
Ma se sono ancora tanti i morti con Coronavirus, il bollettino nel suo complesso lascia intravedere la luce. Arcuri non illude nessuno, ci sono ancora diversi giorni da far trascorrere prima del “via libera”. Ma al tempo stesso fa capire che ci si avvia lentamente verso la fase meno critica. “Il bollettino della sofferenza giornaliero anche ieri ha avuto dei dati che evidenziano una prima, parziale inversione di tendenza nella diffusione del contagio. Dopo settimane di duri sacrifici è una boccata di ossigeno. Gli scienziati hanno ripetuto che non c’è alcun dubbio sull’esito della battaglia: noi umani siamo molto più forti di questo virus. Ma fatico a gioire, ci sono ancora tanti decessi, la cruda realtà è più dura di algoritmi e simulazioni“.
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“Siamo all’inizio di una lunga fase di transizione – prosegue Arcuri – e sarebbe imperdonabile non perseverare con le misure di contenimento, rendendo inutili i sacrifici fatti finora“. Il commissario fa capire che sarà “fondamentale a Pasqua continuare a rispettare rigorosamente il distanziamento sociale e le misure di prevenzione”. Anche perchè “le prossime saranno giornate fondamentali, non bisogna commettere errori e vanno tenuti gli occhi aperti“. Arcuri ribadisce anche che non si possono sbagliare i modi di uscita dalla cosiddetta Fase 1.
Domenico Arcuri ha fatto anche la conta del materiale sanitario e di prevenzione da Coronavirus che è stato diffuso in tutta Italia. Il tutto senza fare distinzioni tra le varie zone del Paese. “A ieri sera sono stati consegnati e installati 1904 ventilatori polmonari, 368 solo nell’ultima settimana, 53 al giorno. Ma c’è una chiara linea di indirizzo condivisa con il governo: terapie intensive meno sotto stress da qualche giorno e numero ricoveri che inizia a decrescere non modificano il nostro piano di implementazione, specie verso le regioni del sud. Abbiamo privilegiato le regioni del centro nord, travolte da uno tsunami imprevedibile per tutti, ma non dobbiamo costruire l’ennesima disuguaglianza in infrastrutture e dotazioni tra Sud e Nord del Paese. Per una volta pensiamo a come sarà il nostro Paese quando il coronavirus sarà alle spalle“.
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Il commissario ha anche annunciato l’arrivo di oltre 650 milioni di mascherine nelle prossime settimane. Solo oggi ne sono state assegnate poco meno i cinque milioni, mentre oltre 20 milioni sono le mascherine distribuite la scorsa settimana. Inoltre, nei prossimi giorni ci sarà la partenza di ben 17 voli cargo verso il nostro Paese: al loro interno ci sarà una vasta gamma di dispositivi di protezione individuale.
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