Casapound: pronti a infrangere quarantena se governo approva MES

Casapound si dichiara pronta ad infrangere la quarantena e a scendere in piazza a protestare, nel caso in cui il governo dovesse firmare il Mes.

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Con una diretta Facebook trasmessa nella giornata di oggi Casapound, attraverso le parole del suo leader Simone di Stefano, si è detta pronta a scendere in piazza a protestare sotto Palazzo Chigi, qualora il governo guidato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, decida di approvare il MES.

Una minaccia che inoltre rischia di di poter avere un riscontro immediato, considerato che sempre nella giornata di oggi si terrà un incontro dell’Eurogruppo in cui si discuterà del tema. Nel video trasmesso, Di Stefano si dichiara perfettamente consapevole della gravità della scelta che il suo partito vuole mettere in pratica nel caso in cui il governo decida di approvare ed utilizzare il Meccanismo Europeo di Stabilità, anche senza condizionalità. Così, come si è dichiarato cosciente del fatto che anche le opposizioni stanno contestando duramente questo trattato e si dichiarano pronte ad effettuare una durissima battaglia in Parlamento.

Casapound però, come riferisce il suo leader, non si fida e dunque procederà nella sua protesta a prescindere da questo. Per Di Stefano infatti, risulta inaccettabile che “un governo tenuto in piedi con lo scotch”, possa prendere delle “decisioni così gravi” su questo tema. Per Casapound firmare il MES sotto qualunque forma equivale a consegnare il nostro paese “all’usura internazionale” e a “un futuro di povertà assoluta”.

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Di Stefano si sofferma poi sul decreto appena firmato dal governo Conte. La sua opinione è che il governo, attraverso dei “provvedimenti truffa” sta sostanzialmente prendendo in giro gli imprenditori.

Per lui, la strada da percorrere era quella di trovare un modo di far indebitare i cittadini con lo stato senza l’intermediazione delle banche, oppure di trovare di emettere una moneta in grado di entrare direttamente nelle tasche di aziende e famiglie. Con questi provvedimenti invece, per Casapound il governo sta costringendo gli imprenditori a indebitarsi con le banche mettendoli in grave pericolo. La sua tesi è che, se da un lato è vero che lo stato farà da garante, e dunque i prestiti saranno accessibili a tutti gli imprenditori che ne hanno bisogno, dall’altro, considerato il fatto che non è scontato che superata l’emergenza coronavirus, l’economia si riprenda di colpo, con il passare dei mesi molti di questi imprenditori corrono il pericolo di ritrovarsi in sofferenza nei confronti delle banche. Ecco perché secondo Di Stefano “è una truffa ciò che è stato messo in campo fino ad adesso”. 

Di Stefano: il governo deve limitarsi a gestire l’emergenza

Per Casapound il governo dovrebbe semplicemente in questo momento limitarsi a gestire l’emergenza e appena che questa sia stata superata, dare agli italiani la possibilità di esprimersi ( e qui non è chiaro se invochi il voto oppure un referendum) su questione come per l’appunto il MES. Di Stefano su questo attacca il Presidente della Repubblica, affermando che “Mattarella deve capire che il popolo italiano ha il diritto di esprimersi”. 

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Non manca nella sua conclusione una critica all’euro, considerata da CasaPound l’origine di tutte le difficoltà economiche del paese. Per Di Stefano infatti bisogna rinunciare a quella che lui considera una moneta straniera ed istituire invece una banca pubblica allo scopo di sganciarsi dal sistema bancario privato. “Noi proponiamo la sovranità monetaria” dichiara Di Stefano, e le misure e le idee che ha esposto nella diretta Facebook, portano effettivamente in quella direzione, aggiungendo infine, che se proprio non si può uscire subito dall’eurozona, allora la prima cosa da fare è creare una moneta parallela sotto il controllo totale dello stato.

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Resta il fatto che il messaggio lanciato oggi da Simone di Stefano è esplosivo. Se il governo firma il Mes, Casapound violerà la quarantena e scenderà in piazza “con le mascherine tricolore” a protestare.

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