Bari, mascherine comprate a 36 centesimi e rivendute alle Asl a 20 euro l’una: sequestri in 3 società. I dispositivi erano stati acquistati dalla Cina: il sequestro preventivo ammonta a oltre 1 milione di euro.
Compravano mascherine a 36 centesimi dalla Cina e le rivendevano a 20 euro cadauna alle Asl speculando sull’emergenza coronavirus e la spasmodica caccia ai dispositivi di sicurezza. Un sequestro preventivo d’urgenza di 1,1 milioni di euro è stato eseguito dalla Guardia di Finanza di Bari, su disposizione della magistratura locale, nei confronti di tre società che avrebbero fatto manovre speculative sulla vendita di mascherine FFP3 nei confronti di diverse Asl pugliesi. Stando alle indagini coordinate dal procuratore aggiunto Roberto Rossi, sarebbero stati applicati rincari fino al 4.100%. Il sequestro è stato eseguito nei confronti delle società Aesse Hospital Srl di Bari dell’imprenditore Elio Rubino, grossista di articoli medicali ed ortopedici e fornitore di aziende sanitarie pubbliche, e delle società 3MC Spa e Penta Srl di Capurso dei fratelli Gaetano e Vito Davide Patrizio Canosino. I tre legali rappresentanti delle aziende coinvolte sono indagati per il reato di manovre speculative sulle merci.
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