Dov’è Dio in questo momento? Molti se lo chiedono. Come poterlo sentire vicino? Questo brano del Vangelo che la Madonna di Medjugorje ha affidato al mondo potrà farci capire qualcosa.
“Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena” (Mt 6,34). Questo versetto è ripreso da un brano del Vangelo che Maria ha chiesto di meditare ogni giorno, e risuona con potenza nella situazione di emergenza pandemica attuale, ci scuote.
Gesù vuole dirci di non pensare con angoscia al futuro, che è misterioso e non conosciamo. È un invito ad avere i piedi piantati nell’oggi senza perdere la speranza nel domani. Un domani che è immerso nel mistero della misericordia e nella provvidenza di un Dio che non conosciamo mai abbastanza.
La Madonna di Medjugorje aveva raccomandato di meditare ogni giorno questo brano del Vangelo, da cui possiamo trarre alcuni insegnamenti:
Matteo 6,24-34
“Nessuno può servire a due padroni: o odierà l’uno e amerà l’altro, o preferirà l’uno e disprezzerà l’altro: non potete servire a Dio e al denaro. Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un’ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro.
Ora se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena”.
Tutto è nelle mani di Dio e tutto è avvolto in un grande mistero. Il dolore, l’angoscia, la sofferenza, sono presenti nella vita e in ogni singolo giorno e vanno quindi affrontati senza disperazione e avendo il coraggio di alzare gli occhi al Cielo sopra di noi. Sapendo di essere amati.
Non dobbiamo infatti vedere quello che sta succedendo come un castigo, ma come una prova permessa da Dio per un bene maggiore che adesso, col naso spora a tutti i problemi che ammorbano il mondo, non possiamo vedere.
Non possiamo sapere come tutto ciò che sta accadendo evolverà. Possiamo solo fidarci che Dio avrà cura di tutti noi e considerare che questo è un momento storico in cui poter ritornare ai valori veri della vita e ritornare a Dio.
Nelle sofferenze e preoccupazioni che stiamo vivendo, non dimentichiamoci che Dio è conoscenza di tutto, e anche se a volte questo sembra incredibile, non consente mai croci più pesanti di quelle che possiamo portare.
L’esempio di Gesù morto e risorto per noi ci ricorda che niente, nemmeno la morte ha l’ultima parola sull’amore.
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Dio è un “Dio con noi”
Ma Dio dov’è adesso? Ci ha abbandonato? Non crediamo che Dio non conosca il nostro dolore: Dio non è un’isola felice lontana e parmenidea. Dio è partecipe di tutte le nostre sofferenze. Come disse Gesù a Santa Camilla Battista da Varano, il suo amore per le sue creature fu infinito, e che senza fine fu anche il suo dolore durante la sua Passione che visse per salvarci.
Come è possibile questo e che ci interessa, come ci salva? Ci salva perché Dio vive ogni nostro dolore, abitando nell’anima di ognuno di noi, che è una piccola parte del suo corpo spirituale. E vuole portare ognuno di noi, in maniera a noi non conosciuta, alla salvezza.
Tornando al brano affidatoci dalla Vergine Maria apparsa a Medjugorje, Dio sa di cosa abbiamo bisogno e non rifiuta l’aiuto a chi glielo domanda. Se le preghiera fatta non viene esaudita esattamente nella forma chiesta, Dio la ascolta sempre.
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Cogliamo l’invito del Vangelo alla fiducia, trovando ristoro nella Provvidenza e nella Misericordia di Dio, che ci abbracciano e non ci lasciano mai. Non preoccupiamoci quindi né per l’oggi né tanto meno per il domani. Dio ha già tutto tra le mani, in un mistero che un giorno capiremo. Dio sta partecipando a tutto con noi, dentro di noi, ha un piano per ognuno di noi e ci ama, con un amore che vince tutto.