Apre oggi l’ospedale allestito alla Fiera di Milano “costruito in dieci giorni”. 53 i posti per adesso disponibili ma in totale entro maggio saranno 205. La storia di un ‘miracolo’ lombardo grazie al gran lavoro di 500 persone e alle donazioni ricevute.
Un ‘miracolo’ lombardo. Un ospedale costruto in dieci giorni da 500 persone che hanno lavorato incessantemente 24 ore su 24. Oggi apre i battenti la ‘nuova’ Fiera di Milano. A parlarne con soddisfazione è l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera. “Oggi entrano i primi pazienti. Da qui a 15 giorni occuperemo i 53 posti che abbiamo preparato nei primi moduli. Nel frattempo si stanno realizzando quelli al piano terra, che vedremo se destinare in parte alla terapia intensiva e in parte ad altri bisogni che abbiamo”. Dunque: ospedale in Fiera a Milano, si parte. “Daremo supporto alle terapie intensive degli ospedali in trincea, ad esempio Bergamo. Vorremmo poter evitare ai pazienti soluzioni estreme di trasporto verso altri Paesi come la Germania” ha detto il professor Nino Stocchetti, direttore dell’Unità semplice Terapia intensiva Neuroscienze dell’ospedale Maggiore di Milano. “Oggi – aggiunge – ospiteremo 53 posti di terapia intensiva. Entro metà aprile i letti diventeranno 157. A regime, a metà maggio, saranno 205″.
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Ospedale in Fiera a Milano: abbiamo fatto tutto in 10 giorni
“Abbiamo fatto in 10 giorni ciò che in maniera ordinaria si fa in qualche anno“. A dirlo il presidente della Fondazione Fiera Enrico Pazzali. “Tutto questo – prosegue – non sarebbe stato possibile senza le oltre 1.200 donazioni, da chi ha messo 5 euro a chi ha messo milioni. Abbiamo raccolto quasi 21 milioni di euro, che consentiranno di chiudere questo progetto. Oggi siamo qui per prendere atto di un grande risultato, abbiamo realizzato il meglio che si poteva fare in questi 10 giorni in una situazione drammatica. Hanno lavorato in 10 giorni, 500 persone su 3 turni per 24 ore al giorno e quasi 100 imprese. Milano e la Lombardia stanno combattendo una battaglia incredibile e noi abbiamo fatto qualcosa che speriamo sia di aiuto in questa battaglia”.
