Le donne e i membri della comunità Lgbt vittime di violenze sono d’ora in poi esentati in Argentina dal rispettare la quarantena.
Choc in Argentina dove le donne e i membri della comunità Lgbt (Lesbiche, gay, bisessuali e transessuali) vittime di violenze sono d’ora in poi esentati dal rispettare la quarantena, disposta per il coronavirus fino al 13 aprile. La risoluzione è stata pubblicata ieri dalla Gazzetta ufficiale a Buenos Aires e firmata ieri dalla ministra delle Donne, generi e diversità, Elizabeth Gómez Alcorta e permette di uscire di casa per poter realizzare denunce o per chiedere aiuto in caso di essere al centro di situazioni violente. Una normativa che non ha precedenti nel mondo e che costituisce un’altra delle possibili eccezioni al decreto firmato dal presidente della repubblica Alberto Fernández sull’isolamento sociale, e che parla di “quelle situazioni per cui donne o persone del gruppo Lgbt, sole o con i figli, debbano abbandonare il loro domicilio al fine di realizzare le pertinenti denunce penali rispetto a episodi di violenza. Oppure intendano chiedere aiuto, assistenza o protezione per la situazione di violenza in cui sono coinvolte“. Questo con la consapevolezza, sottolinea la risoluzione, che “la quarantena in alcuni casi può produrre un aumento della violenza famigliare contro le donne e i membri del gruppo Lgbt“.
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Sono 44 i decessi per coronavirus registrati in Argentina. L’ultimo bollettino del governo, al 5 aprile 2020, parla di 1.451 casi accertati di Covid-19 in tutto il paese. Dagli accertamenti delle autorità sanitarie, emerge che 674 sono i casi ‘importati’, di argentini rientrati in patria già positivi al virus, mentre 490 persone hanno contratto il coronavirus da contatti stretti con persone già infette e 119, infine, i casi di ‘circolazione comunitaria’.
Da mezzanotte di giovedì 12 marzo l’Argentina è ufficialmente in quarantena. Musei, teatri, parchi nazionali (compreso il celebre Glaciar Perito Moreno) e stadi sono chiusi mentre spettacoli e cortei sospesi (anche se il 9 marzo un’imponente manifestazione femminista ha occupato le vie del centro di Buenos Aires, tra Plaza de Mayo e Plaza del Congreso, con decine di migliaia di agguerrite attiviste e un ancor più nutrito pubblico, tutti senza mascherine). Tutti tranne le vittime di violenze appartenenti alla comunità gay e lgbt che, ricordiamo, sono stati esentati dalla quarantena grazie ad un nuovo decreto pensato per tutelare proprio queste categorie messe a rischio dall’isolamento. Potranno uscire per denunciare i loro aguzzini e questa, nonostante tutto, è una grande conquista.
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