L’ex premier libico, Mahmoud Jibril, è morto in ospedale al Cairo, dopo aver contratto il nuovo Coronavirus Covid-19. A riportare la notizia sono stati il quotidiano anglo-arabo The Libya Observer sulla sua pagina Twitter e il canale televisivo Al-Arabiya.
Il presidente del partito della Coalizione delle forze nazionali libiche in carica negli ultimi anni ed ex premier della Libia, Mahmoud Jibril, era stato ricoverato in un ospedale al Cairo lo scorso 27 marzo dopo essere stato contagiato dal Coronavirus.
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Dopo alcuni giorni di degenza, le condizioni dell’ex premier libico sono parse gravi ed è stato necessario intubarlo e collegarlo a un ventilatore polmonare. Mahmoud Jibril era nato a Bani Walid nel 1952 e aveva 68 anni. Apparteneva alla tribù dei warfalla, la tribù più numerosa in Libia. Laureato in scienze economiche e in scienze politiche al Cairo, Jibril aveva frequentato un master negli Stati Uniti nel 1980 presso l’Università di Pittsburgh, in Pennsylvania.
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Jibril era stato a capo del governo provvisorio del Consiglio nazionale di transizione libico, creato dagli oppositori di Muammar Gheddafi, guida politica e ideologica che organizzò nel 1963 il colpo di stato militare che fece cadere la monarchia libica.
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Jibril restò in carica come capo del Consiglio nazionale di transizione dall’inizio della rivolta del 17 febbraio 2011 fino al 23 ottobre dello stesso anno. Il Consiglio transitorio fu, poi, sciolto nell’agosto del 2012, cedendo mandato al Parlamento, nel quale il partito di Jibril aveva la maggioranza dei seggi.
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Tra i vari ruoli ricoperti nella sua lunga carriera politica, Mahmoud Jibril è stato capo del Consiglio nazionale di pianificazione della Libia e del Consiglio nazionale per lo sviluppo economico della Libia (Nedb) durante il regime di Gheddafi. Dopo le rivolte connesse alla “primavera araba” nel 2011, Jibril fondò il partito dell’Alleanza delle Forze Nazionali, del quale divenne leader nel 2012 e con il quale vinse le elezioni parlamentari del 2012.
