Si chiama DPP4, ed è un recettore molecolare, una sorta di ‘chiave’ che i virus possono utilizzare per fare irruzione nell’organismo e scatenare l’infezione. Forse alcuni farmaci anti-diabete potrebbero essere utili. A scoprirlo è l’endocrinologo italiano Gianluca Iacobellis, che vive e lavora a Miami.
Scoperta importante
Porta un nome italiano, quello del medico Gianluca Iacobellis, una scoperta che potrebbe dare un contributo importante sulla strada verso la scoperta di una cura per il coronavirus. Dopo che erano stati proprio i ricercatori dell’ospedale Sacco di Milano a isolato il virus ora il COVID comincia a offrire qualche informazione significativa.
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Il colpevole parlerà
Quando al Sacco il virus venne finalmente isolato, il primo a congratularsi fu proprio il direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom: “Il virus è il colpevole e come tutti i colpevoli prima o poi parlerà” disse. Ma in realtà sono molte le cose che riguardano il COVID che ancora non sappiamo. Un primo recettore era stato individuato con l’ACE2, molto comune soprattutto nelle molecole dell’apparato respiratorio.
La scoperta di Iacobellis
Ma il dottor Iacobellis, diplomatosi alla Sapienza di Roma nel 2000 prima di specializzarsi in endocrinologia e trasferirsi a Miami – dove continua a lavorare e a fare le sue ricerche da quindici anni- ha trovato una ‘porta’ in più. È il recettore DPP4, una serratura molecolare che il virus usa per fare irruzione nel corpo umano. Questo recettore è presente su tutti i tipi di cellule umane ed è lo stesso sul quale agiscono molti farmaci anti-diabete. L’endocrinologo, che da tempo studia il diabete non solo come malattia genetica ma anche come disfunzione che si acquisisce con il tempo e con lo stile alimentare, ha rilevato proprio questa ulteriore specificità del COVID19. E questo indica che gli stessi farmaci antidiabetici, in modo ancora da verificare e testare, potrebbero essere usati proprio contro la malattia, almeno nei casi più lievi.
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Un cervello italiano a Miami
Gianluca Iacobellis, che si è specializzato nella University of Miami (da non confondersi con la Miami University che si trova ad Oxford, in Ohio) è un medico molto conosciuto in tutti gli Stati Uniti per le sue pubblicazioni su diabete e obesità e sullo stile di vita americano, che ha purtroppo incentivato entrambe le malattie aumentando considerevolmente i rischi delle cardiopatie. Il suo studio sul recettore DPPP4 è stato pubblicato su Diabetes Research and Clinical Practice (clicca qui per consultarlo).