Coronavirus, parla Borjans (Spd):”Sì a Eurobond e Mes senza condizioni”

Coronavirus, parla Borjans (presidente Partito Socialdemocratico Tedesco):”Sì a Coronabond e Mes senza misure punitive come in passato”. E invita a procedere su un doppio binario

Coronavirus, parla Borjans (Spd):"Sì a Eurobond e Mes senza condizioni"
Coronavirus, parla Borjans (Spd):”Sì a Eurobond e Mes senza condizioni”(GettyImages)

Sì a Eurobond e Mes senza le  condizioni “umilianti e punitive del passato“. È il presidente del Partito Socialdemocratico Tedesco (Spd) Norbert Borjans a dire la sua sulle misure da adottare per far fronte all’epidemia di Coronavirus che sta mietendo vittime in tutto il mondo, e non solo per ciò che concerne il sistema sanitario ma anche economico. Secondo Borjans, bisognerà procedere su un doppio binario.

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Coronavirus, Borjans: “Trovare modo affinché ogni Stato riceva supporto necessario”.

Coronavirus, parla Borjans (Spd):"Sì a Eurobond e Mes senza condizioni"
Coronavirus, parla Borjans (Spd):”Sì a Eurobond e Mes senza condizioni”(GettyImages)

Secondo Borjans, se “le resistenze sui crediti comuni non potranno essere superate”, sarà necessario apportare delle modifiche ai mezzi attuali. Nello specifico, il presidente dell’Spd indica la strada dell’attivazione e del completamento del Mes, che però non dovrebbe prevedere condizioni che in passato si sono rivelate “umilianti”. Questo provvedimento, a detta di Borjans, concederebbe liquidità in tempi rapidi e il tempo necessario per battersi per ottenere i Covid-bond. Non solo. Per Borjans, in tal modo, “tutti gli Stati riceverebbero il supporto necessario senza sottostare a condizioni indegne“.

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Borjans, si esprime anche sulla risposta dell’Europa all’emergenza e sottolinea come, “finché Scholz non si è adoperato per raggiungere almeno
un compromesso efficace, le risposte sono state vergognose“. Molti, a sua detta, non avrebbero infatti compreso del tutto la serietà della situazione e ritiene che “pensare solo agli interessi nazionali spingerebbe prima o poi tutti gli Stati membri nell’insignificanza, persino la Germania”.  Infine, dice la sua anche sul nostro Paese: “Quello di cui l’Italia ha bisogno è una obbligazione comune, ampia, senza condizionalità. E più da mille miliardi che da 10.
E con scadenza a 20 anni, non a 2″.

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