È il risultato di una ricerca condotta da una società pugliese. Il contagio reale da Coronavirus sarebbe pari al 38% della popolazione del nostro Paese.
Ogni giorno, la Protezione Civile fornisce il bollettino relativo agli aggiornamenti sulla diffusione del Coronavirus nel nostro Paese. Si parla in particolare del conteggio delle persone che hanno contratto il Covid-19, ma anche del numero dei decessi e di quello delle persone che riescono a guarire. Anche nella giornata odierna si è assistito a un miglioramento, che continua a essere lento e graduale. Ma dalla Puglia arriva uno studio che in realtà potrebbe smentire i numeri resi noti dalla Protezione Civile, almeno per quanto riguarda la diffusione del Coronavirus.
Gli autori di questo studio sono i ricercatori della Meleam. Si tratta di un’azienda pugliese, con base a Bitonto in provincia di Bari. Questa società commercializza kit del sangue per la ricerca degli anticorpi Igm-Igg al Coronavirus. Stando a quanto trapela da questo studio, ci sarebbe una nuova percentuale che quantifica il numero di italiani che avrebbe contratto il Covid-19. E si tratta ben del 38%, quindi poco meno di quattro nostri connazionali su 10. Un dato incredibile, se consideriamo che il numero attuale di persone positive, secondo la Protezione Civile, ammonta a poco più di 120mila, quindi un italiano ogni 500 circa.
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Lo studio condotto dalla Meleam è stato illustrato dal professiore di Igiene del Lavoro, Pasquale Mario Bacco. L’uomo, he è anche medico legale, ha detto che questa indagine è stata condotta su un campione di 1.731 persone dislocate in nove diverse regioni d’Italia. Si tratta di Campania, Puglia, Sicilia, Sardegna, Veneto, Lombardia, Basilicata, Lazio e Liguria. Al centro di questo studio sono finti 1.113 uomini e 618, tutti sottoposti al tampone tra il 25 febbraio e il 2 aprile scorsi. E al termine di questo studio è venuto fuori che le persone positive fossero 668, per l’appunto il 38% dei testati.
Stando a quanto viene riportato nello studio, quasi un soggetto su due ha sviluppato gli anticorpi Igm e Igg. Si tratta degli anticorpi stabili che dimostrano una reazione dell’organismo e che annunciano la guarigione e l’immunità. Le persone che sono finite al centro dei test sono tutte apparentemente sane e non hanno mai avuto febbre o sintomi tali da attivare i protocolli sanitari contro il Coronavirus. Tuttavia, i soggetti erano affetti da mal di testa, mal di gola, affaticamenti muscolari. Tutti problemi dai quali si erano comunque pienamente ristabiliti.
In questo test, infine, non sono stati tenuti in considerazione soggetti asintomatici totali.
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