Coronavirus. 430 mila persone hanno raggiunto gli Usa nonostante l’emergenza

Un dato che farà riflettere e scatenerà polemiche verso l’amministrazione Trump. Da quando è iniziata la pandemia coronavirus, i cinesi non hanno mai smesso di viaggiare verso gli Stati Uniti. 

Negli Usa il coronavirus continua a mietere vittime. E ora viene a galla un dato che non mancherà di scatenare polemiche verso il presidente Donald Trump, reo secondo molti, di avere sottostimato la gravità della pandemia. Gli Usa non hanno mai chiuso i propri confini se non nelle ultime settimane e ora si scopre che da quando è espolosa l’emergenza coronavirus almeno 430.000 persone sono giunte negli Usa su voli diretti dalla Cina, 40.000 negli ultimi 2 mesi. Lo riporta il New York Times, secondo cui i passeggeri sono di nazionalità diverse e sbarcati a Los Angeles, San Francisco, New York, Newark Chicago, Seattle e Detroit. In migliaia sono arrivati da Wuhan e molti voli sono continuati fino alla scorsa settimana da Pechino a Los Angeles, San Francisco e New York, con passeggeri esenti dal divieto di ingresso negli Usa.

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La Cina ieri ha donato mille respiratori polmonari allo stato di New York, duramente colpito dalla pandemia. Lo ha annunciato il governatore, Andrew Cuomo. «Una donazione significativa che per noi farà la differenza», ha sottolineato. In un giorno a New York sono stati registrati 10.841 casi che portano il totale a 113.704. I morti sono in tutto 5.565 con 630 persone morte nelle ultime 24 ore. In ospedale sono ricoverate 15.905 persone con 4.126 in terapia intensiva.

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