Una telecamera posizionata verso il giardino di casa che riprende i figli che giocano con gli amici, il video diventa virale e il leader di Italia Viva annuncia querele.
Il villaggio globale
…e dire che le leggi ci sono anche. Bisognerebbe rispettarle e magari perseguire quelli che non le rispettano. Ma l’ultimo caso che riguarda Matteo Renzi è abbastanza emblematico. Un video postato on line e diventato rapidamente virale sui social network che ritrae i figli del politico che giocano in giardino. Magari senza un eccessivo rispetto della norma di vicinanza. Ma il contesto nel quale il video è stato presentato ha mandato Renzi su tutte le furie.
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Il contenuto del video
A fare sbottare l’ex premier devono anche essere stati i commenti: perché sotto le immagini c’era chi sottolineava che era presente la scorta, chi invece diceva che le precauzioni anti-contagio non valevano per i figli dell’ex senatore. E altre considerazioni non proprio piacevoli: il tutto per un minuto e mezzo di video filmato da un vicino di casa che poi lo ha postato on line.
La reazione di Renzi
Renzi ha postato on line questo messaggio: “Forse anche a voi è arrivato un video in cui si dice che io utilizzerei i mezzi della scorta per andare a prendere gli amici dei miei figli e far loro giocare le partite in barba alla quarantena violando le leggi e le regole. È l’ennesimo incredibile, vergognoso attacco che devo subire e che deve subire soprattutto la mia famiglia. Non c’è nessuna macchina. C’è un vicino di casa che sarà denunciato in sede civile e penale, che non soltanto vìola ogni tipo di regola registrando un video con minorenni in casa altrui, ma soprattutto dice il falso quando dice che sono cinque persone amiche dei figli di Renzi. Chi guarda il video, riconosce che ci sono i miei tre figli, e i due presunti amici siamo io e Agnese, babbo e mamma. Siamo noi cinque, una famiglia che sta vivendo la quarantena e che avendo la fortuna di aver un giardino è fuori, dentro il rispetto di tutte le regole. Però è costruita una storia che infama e inquina”.
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Le conseguenze
Niente scorta e niente campetto privato. Ma solo il desiderio di girare un contenuto che potesse diventare virale e che facesse qualche click sui social. Attenzione però: le nuove norme – che vanno dallo stalking, alla diffusione di immagini di minori, alla lesione della privacy e in questo caso alla calunnia – rischiano di costare care da un punto di vista economico in termini di sanzioni civili e anche penali.