Il presidente del Consiglio Superiore di Sanità (Css) Franco Locatelli ha dichiarato, nella conferenza stampa organizzata dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss), che sono 8 gli studi sui farmaci contro il Coronavirus approvati dal Consiglio.
Il presidente del Css, Franco Locatelli, è intervenuto alla conferenza stampa organizzata dall’Iss e ha raccontato degli studi che si stanno conducendo su diversi farmaci contro il Coronavirus.
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“Sono otto gli studi sui farmaci anti-Covid-19 al momento approvati dall’Agenzia italiana per il farmaco“, ha dichiarato il professor Locatelli.
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Locatelli ha anche parlato dei test del sangue da valutare con estrema rigorosità: “I test sierologici vanno validati in modo metodologicamente rigoroso“, perché solo in questo modo sarà possibile avere un quadro attendibile dell’epidemia di Coronavirus in Italia.
“Con i test sierologici per la ricerca degli anticorpi nel sangue sarà possibile avere un quadro completo dell’epidemia in Italia, un quadro che sarà probabilmente diverso regione per regione“, ha spiegato il professor Locatelli.
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Infine il presidente Franco Locatelli ha anche parlato della riapertura e delle misure necessarie per mettere in atto una strategia sicura ed efficace. “Sarà molto importante un’azione in sinergia in vista della riapertura, che sappia conciliare le esigenze del Paese con quelle della salute“, ha dichiarato il professor Locatelli.
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E, infine, ha concluso il suo intervento affermando che “le date per la proroga piuttosto che l’allentamento delle misure di distanziamento sociale spettano solo e unicamente al decisore politico. Quindi saranno loro a dare queste indicazioni, sicuramente anche dopo un confronto con noi, all’intero Paese. Più di una volta abbiamo sottolineato la responsabilità che abbiamo a vari livelli, anche in termini di comunicazione scientifica, che deve sempre guidarci. Stimo tantissimo il dottor Borrelli, è un collega con cui si ha il piacere e il privilegio di lavorare e certamente dovremo fare insieme una riflessione per essergli vicino anche a livello comunicativo, lungi da noi volerlo lasciare solo“.
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