Psicosi collettiva e ipocondria al supermercato: tutte le strane “imbottiture” che si incontrano nei supermercati ai tempi del Coronavirus
In questo contesto di paura diffusa, si sta sviluppando una psicosi collettiva, che si manifesta vistosamente nei supermercati, uno dei pochi luoghi dove è ovviamente concesso andare e dove ognuno si reca con frequenza per fare la spesa.
Qui si manifestano alcuni tratti della di questa “psicosi”: dall’accumulo compulsivo di scorte alla caccia all’oro del gel disinfettante, fino a strane bardature che le persone utilizzano come outfit per uscire di casa.
Psicosi collettiva e ipocondria
Medici e psicologi intendono per “psicosi collettiva” i fenomeni di paura diffusa, che si manifesta con reazioni esasperate o incontrollate di panico, diffuso a macchia d’olio in seguito ad un evento particolare.
Una paura legittima, dato che casi di decesso e di contagio da coronavirus sono moltissimi e aleggia in crescendo un’ansia sottile.
Le persone sono chiuse in casa, rifugiate al riparo di questo nemico invisibile: quelle che sono costrette a muoversi di casa, per motivi di lavoro, di salute, per stretta necessità, o appunto per fare la spesa a volte però si fanno prendere dal panico, rasentando l’ipocondria.
In questo senso l’ipocondria è intesa come tendenza a eccessiva preoccupazione per il proprio stato di salute intercettando ogni minimo sintomo come un segno inequivocabile di infezione da Coronavirus.
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“Maschere” al supermercato… per riderci su
Nei supermercati questa tendenza assume delle forme quasi grottesche. Vero è che il mercato di mascherine non soddisfa l’esigenza comune e che la paura è plausibilmente tanta, e non senza un motivo.
Ma alcune persone si sono ingegnate davvero in maniera bizzarra! Ecco le “maschere” più divertenti: per scherzarci su… in questi tempi dove c’è poco da scherzare.
Questo signore si è ricoperto il busto con un sacco nero dell’immondizia per evitare di contagiare i vestiti e le gambe con della plastica fissata con lo scotch, coprendo la faccia con un sacchetto di carta con un buco per respirare, a mo’ di Spaventapasseri di Batman, per intenderci. La domanda è questa: sotto il sacchetto, ci sarà la mascherina??
Questo anziano signore ha optato per la versione sub… gli occhi sono sicuramente ben protetti, come il naso. La bocca invece è collegata al boccaglio da sub che sembra essere “assicurato” nell’estremità superiore con un fazzoletto, in modo da filtrare l’aria potenzialmente infetta… Speriamo che si ricordi di buttare il fazzoletto! E di non appoggiare il boccaglio da qualche parte… sennò come indossarlo di nuovo??
Qui siamo catapultati nell’ultimo film di Alien vs Predator… non capendo bene se sia uscito un particolare incrocio. La testa è sicuramente ben protetta, con un’appendice estroflessa in plastica che scongiuri Covid e anche pidocchi. Il corpo è ben armato direi, un bunker in miniatura anti-contagio, coperto da cima a fondo che manco Iron Man. Mascherina regolare e quell’occhiale da sole che dà stile. Voto:10
La signora è tenerissima ed è stata anche abbastanza parca nel suo outfit anti-Covid. Sembra che stia per essere impacchettata come una filetta di pane e speriamo lì sotto si respiri bene, per il resto nulla da dire. Voto: 7
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Appena uscito da una missione di sicurezza da Chernobyl, questo individuo semina terrore al supermercato, nemmeno fosse un dissennatore di Harry Potter. Ci si chiede come faccia a respirare ma sicuramente no, non è contagioso.
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E poi c’è lui… ma come fa a muoversi? Detto ciò il fantasma del discount non si perde d’animo e cerca di tirare su il braccio dal suo velo coprente in plastica semitrasparente. Speriamo sia tornato a casa sano e salvo e non abbia guidato così. Voto: 10+