In Giappone è pronta la manovra per aiutare le famiglie in difficoltà a causa del coronavirus: dovrebbe essere annunciata a breve.
Il Giappone non abbandona i suoi cittadini: secondo quanto trapelato sarebbe pronto ad approvare un piano di sostegno economico per far fronte
all’emergenza del coronavirus che prevede l’erogazione di
200mila yen in contanti, l’equivalente di 1.700 euro, alle
famiglie con un basso reddito, per permettere ai consumi di ripartire. Ad annunciarlo è una fonte dell’esecutivo all’agenzia Kyodo,
aggiungendo che la misura riguarderà circa 10 milioni di nuclei
familiari e farà parte di un progetto più ampio di incentivi per
l’economia. Il piano non è ancora stato presentato pubblicamente: la data attesa è martedì. Verrà finanziato da un budget supplementare nell’anno
fiscale in corso che il Parlamento giapponese intende approvare
entro la fine del mese. Nei giorni scorsi i principali operatori
dei ‘depato’ i famosi centri commerciali giapponesi, da Isetan a
Mitsukoshi, a Takashimaya, hanno annunciato un crollo senza
precedenti delle vendite nel mese di marzo, con diminuzioni fino
al meno 44% e il 92% in meno per gli acquisti duty free.
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La notizia arriva insieme a quella del divieto d’ingresso ai cittadini stranieri provenienti da 73 paesi e regioni, pari a circa un terzo del mondo, per contrastare la propagazione del nuovo coronavirus. Le misure restrittive sono state estese ai paesi dell’Africa e delle Americhe. Il divieto d’ingresso si estenderà anche ai cittadini stranieri con residenza permanente in Giappone e ai loro coniugi, persino se cittadini giapponesi. “Abbiamo deciso di rafforzare le misure di controllo dei confini in risposta all’aumento esplosivo dei casi di contagio all’estero”, ha detto Abe. Intanto preso il via in Giappone la sperimentazione clinica del farmaco Avigan per il trattamento del coronavirus. Lo ha reso noto la casa farmaceutica Fujifilm Toyama Chemical, spiegando che i test dureranno fino a giugno e coinvolgeranno cento contagiati. L’Avigan è stato sviluppato come anti-influenzale sei anni fa in Giappone e può essere utilizzato solo dopo l’approvazione del governo. Al momento però la situazione potrebbe subire un rallentamento a causa del lockdown che sembra sempre più vicino. La Governatrice Yuriko Koike – che aveva raccomandato ai cittadini di restare in casa lo scorso weekend – ha avvertito che se il trend di aumento delle infezioni dovesse proseguire, dovranno essere prese misure restrittive su mobilita’ e business in citta’. Da varie parti il premier Shinzo Abe è sollecitato a attivare la richiesta di stato di emergenza secondo le disposizioni di una nuova legge: un passaggio che poi conferirebbe a governatori e sindaci ampi poteri per la gestione della crisi. C’è forse da aspettarsi nei prossimi giorni un nuovo annuncio?