Il colpevole è un romano di 39 anni. Sperava di passare inosservato mentre spacciava cocaina sulla vettura. Arrestato anche un uomo che si fingeva passeggero per acquistare.
I carabinieri di Roma hanno scoperto una soluzione alternativa per utilizzare un veicolo. In particolare parliamo di un taxi, che è uno dei pochi casi in cui una persona si porta il lavoro in giro. Ma c’è stato anche un caso di tassista che ha deciso di aumentare i propri guadagni, continuando a sfruttare proprio l’auto con cui porta la gente in giro per la Capitale. Nel caso specifico, il suo taxi era diventato un vero e proprio punto di vendita di cocaina alle persone che volevano acquistarne. Ma alla fine, i militari dell’Arma romana lo hanno beccato e arrestato.
La persona colta in flagrante è un cittadino romano di 39 anni. L’uomo aveva già dei precedenti penali e si trovava, come sempre, a bordo del suo taxi. I carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia San Pietro lo hanno beccato nel quartiere della Massimina. Con lui c’era un’altra persona, un 33enne che si trovava a bordo della macchina. Quest’ultimo stava di fatto fingendo di contrattare con il tassista per una tratta da effettuare a bordo del taxi. Ma in realtà, come hanno scoperto le forze dell’ordine, stava semplicemente acquistando della cocaina dal conducente.
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I carabinieri stavano effettuando uno dei classici controlli a bordo delle pattuglie. A un certo punto hanno notato il taxi in sosta sul ciglio della strada, in via Romano Guerra. Si sono avvicinati solo dopo aver visto l’uomo di 33 anni che stava per salire a bordo, sul sedile anteriore lato passeggero. Una mossa inconsueta, visto che solitamente i passeggeri dei taxi salgono a bordo per sedersi sul sedile posteriore. Specialmente in questo periodo in cui la prudenza, con la diffusione del Coronavirus e le nuove norme in vigore, non è mai troppa.
E così i carabinieri, dopo essersi avvicinati, hanno notato lo smercio di cocaina a bordo del taxi e sono intervenuti. Il conducente della vettura aveva appena ceduto quattro dosi per 200 euro. E non appena sono intervenuti, i carabinieri hanno perquisito tutto il taxi, scoprendo altri 65 involucri contenenti cocaina. Il valore complessivo delle sostanze ammontava a circa 29mila euro. Oltre all’arresto per spaccio di sostanze stupefacenti, il tassista è stato denunciato – tanto quanto il 33enne – per aver violato le prescrizioni del Governo sulla distanza di sicurezza da mantenere.
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