Realizzata in collaborazione con Ubisoft, Mythic Quest: Raven’s Banquet, serie comedy di Apple Tv+, descrive in maniera impietosa (ma con grande precisione satirica) le figure che popolano l’industria dei videogiochi.
Mythic Quest: Raven’s Banquet, nuovissima serie comedy di Apple Tv+, è ambientata all’interno di uno studio di videogiochi, grosso e potente, che ha creato Mythic Quest, il Mmorpg (gioco di ruolo online) più giocato del mondo e in assoluto il videogioco di maggior successo del momento. Creata in collaborazione con Ubisoft, la serie è tanto dissacrante quanto accurata.
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Mythic Quest | la nuova serie Apple
La prima stagione della serie comincia con l’attesissimo lancio di Raven’s Banquet, la nuova espansione del popolare gioco creato dal gruppo di sviluppatori attorno a cui ruota la narrazione. I personaggi che seguiamo in ogni episodio (dalla durata di mezz’ora) sono quelli che affollano solitamente uno studio di videogiochi: il manager insicuro, il commerciale spietato, i tester sfruttati e disprezzati, la responsabile del reparto di programmazione completamente assorbita dal suo lavoro, lo sceneggiatore sopra le righe e ovviamente il creatore di tutto, megalomane ed egocentrico. Dalla descrizione di questa “fauna” da ufficio, il paragone con The Office (con qualche influenza mutata da Community) viene quasi spontaneo. Il modello, infatti, è ancora una volta quello di Parks and Recreation (serie televisiva statunitense prodotta dal 2009 al 2015 con Amy Poehler) da cui poi, negli anni, hanno attinto tutti (anche recenti successi come Silicon Valley).
The Office nel mondo dei videogiochi
C’è però una enorme differenza che divide Mythic Quest da tutte le altre serie televisive comiche citate, che sono ambientante sul posto di lavoro ma che hanno il lavoro come elemento marginale della narrazione (essendo molto più interessate ai problemi personali dei personaggi e alle loro relazioni). Lo show Apple, invece, dimostra una grande consapevolezza dei meccanismi videoludici e una grande conoscenza dell’industria che li produce. Non mette semplicemente in scena i problemi dei protagonisti, ma i problemi dei protagonisti in quanto sviluppatori di videogiochi alle prese con un prodotto di enorme successo che non sanno gestire adeguatamente. Per questo è emblematico che tra i co-produttori della serie ci sia anche Ubisoft, l’azienda francese sviluppatrice e editrice di alcuni dei videogiochi più famosi degli ultimi anni.
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Satira e accuratezza
Essendo una serie comica, è chiaro che anche Mythic Quest insegue il macchiettismo e giochi sullo stereotipo, ma il livello di precisione e accuratezza con cui affronta la materia oggetto di satira è ineguagliabile. Infatti la serie non si limita a parlare di videgiochi, ma li mostra attraverso immagini perfettamente renderizzate e attraverso dinamiche di gioco simulate sono perfette. È stata infatti Ubisoft a commissionare la realizzazione delle sequenze di gameplay direttamente a Red Storm (la divisione dell’azienda che ha creato videogiochi famosissimi come Far Cry e Rainbow Six). Mythic Quest riesce a fare tutto questo senza sacrificare l’umorismo e raccontando in maniera impietosa il maschilismo e il sessismo sul luogo di lavoro (e nel mondo virtuale) e il cinismo dello sfruttamento economico degli utenti paganti.