Il senatore e segretario generale della Lega Nord, Matteo Salvini, è intervenuto dopo il disastro di ieri avvenuto sul sito dell’Inps, sulle diverse problematiche riguardanti mutui e cassa integrazione e ha dichiarato: “speriamo si muovano o finisce male“.
Il senatore Matteo Salvini ha raccontato questa mattina sulla sua pagina Facebook della disastrosa avventura di molti cittadini che ieri si sono visti comparire dati sensibili di altri utenti una volta entrati nella loro pagina personale sul sito dell’Inps.
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“Migliaia di voi ci stanno segnalando che il sito Inps è in tilt, che molti mutui stanno andando all’incasso, che per molti lavoratori autonomi non c’è nessun aiuto, che i commercialisti stanno impazzendo, che sulla Cassa integrazione non ci sono certezze su modi e tempi. Avete ragione, l’ho appena fatto presente al governo ora in riunione a Palazzo Chigi, speriamo si muovano o finisce male. Continuate a inviare vostre segnalazioni nei commenti o a emergenza@legaonline.it“, ha scritto Matteo Salvini.
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Dopo il racconto del tilt e delle disavventure di molti cittadini italiani, Salvini ha lanciato anche una provocazione: “In una azienda se salta il sito internet qualcuno si dimette. Possibile che solo nell’apparato pubblico italiano, se salta il sito internet dell’Inps, nessuno si dimette?“.
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Inoltre il senatore Salvini era già intervenuto ieri su Italia7 Gold, dopo le parole del presidente dell’Inps Pasquale Tridico al Tg1, e ha dichiarato: “il sito dell’Inps è in tilt. Si poteva supporre che oggi tanta gente a casa avrebbe cercato di capire quanti soldi avrà e in quanto tempo. Non può una potenza industriale come l’Italia avere un sito che va in tilt, che pubblica dati di altra gente, che rimanda ad altri indirizzi, che ti fa scoprire notizie riservate riguardo ad altri italiani. Quindi evidentemente c’è qualcosa che non funziona. In più tanti mi stanno dicendo che pur essendo lavoratori autonomi non avranno diritto a questi bonus“.
Il presidente Tridico ha raccontato al Tg1 che ieri l’Inps è riuscito ad acquisire 339 mila domande per l’ottenimento del bonus di 600 euro, ma secondo una stima presumibile le domande saranno circa 5 milioni. Poi ha aggiunto: “Purtroppo negli ultimi giorni abbiamo ricevuto diversi attacchi da parte di hacker che hanno creato delle forti disfunzioni. Stamattina questi attacchi sono proseguiti e hanno causato disfunzioni ulteriori, tanto è che abbiamo chiuso il sito al pubblico. Riapriremo il sito con una modalità diversa: la mattina, dalle 8 alle 16, a patronati e consulenti, dalle 16 in poi anche ai cittadini“.
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Il presidente dell’inps Tridico ha poi cercato di fare un pò di chiarezza e di dare un minimo di tranquillità agli utenti e su Radionews24 ha affermato: “Non c’è una deadline. Questi fondi continueranno a essere rimpinguati per tutta la durata della crisi. Non c’è nessuno rischio che chi ha diritto a questo bonus perda il diritto per nessun motivo. È un diritto acquisito. Le domande potranno, quindi, essere presentate anche nei giorni successivi“.
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Per completezza riportiamo le categorie che hanno diritto a richiedere il bonus da 600 euro: liberi professionisti e co.co.co; stagionali del turismo; lavoratori agricoli; autonomi iscritti alle gestioni speciali; e addetti dello spettacolo.