Si era ammalata di coronavirus, come migliaia tra suoi colleghi e medici. La sua foto di donna stremata, addormentata davanti a un computer, era diventata virale, simbolo della lotta al virus.
La sua foto in pochi minuti aveva fatto il giro del mondo ed è diventata virale. L’immagine del sacrificio, della stanchezza accumulata, e non solo quella fisica. Con la mascherina e il camice, si era addormentata abbracciando un computer. L’immagine che anche quel giorno e fino al momento dello scatto, lei aveva fatto tutto il possibile per riuscire a salvare vite umane. O almeno per dare conforto alla solitudine di chi stava lottando contro un killer impietoso, lontano dai suoi affetti. Elena aveva pagato sulla sua pelle il suo sacrificio, la sua missione. Elena si era ammalata di coronavirus.
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L’infermiera di Cremona, ci piace chiamarla così, risultò positiva cinque giorni più tardi quel turno estenuante. Elena ora è guarita. Lo confermano dall’ospedale, dopo il primo tampone negativo aspetta il secondo per rientrare in ospedale, ma lei non ha paura e le sue prime parole dopo il felice esito sono state: “Non vedo
l’ora di tornare a lavoro”.