Il sito dell’Inps, intasato dall’alto numero di domande per il bonus previsto dal decreto Cura Italia, ha una grave falla nella sicurezza, probabilmente dovuta a un bug, e mostra agli utenti loggati il profilo di altri cittadini iscritti.
Se pensavate che dopo l’accesso alla vostra pagina personale (MyInps) sul sito dell’Inps si sarebbe aperta la schermata con i vostri dati personali, allora siete degli inguaribili ottimisti.
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Nessuno, però, avrebbe mai immaginato ciò che sta accadendo sul sito dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, il principale ente del sistema pensionistico pubblico italiano. Da questa mattina, poco dopo l’apertura delle domande per accedere al bonus previsto dal decreto Cura Italia per l’aiuto alle persone che si trovano in difficoltà economiche a causa dell’epidemia di Coronavirus, il sito sta esponendo i dati personali di molti cittadini a coloro che sono riusciti ad accedere alla propria pagina personale, che propria, alla fin fine, non è.
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Molti utenti hanno segnalato che dopo l’accesso con le proprie credenziali e il pin breve a 8 cifre, necessario per inoltrare la domanda per il bonus, si sono ritrovati a navigare nei dati privati di altri cittadini. Entri come Mauro e ti si apre la pagina di Valentina, o di Mattia o di Pierfrancesco, corredata da tutti i dati sensibili a disposizione.
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Al di là della difficoltà di effettuare l’accesso al portale per evidenti problemi di connessione, prevista già nei giorni scorsi per l’alto numero di richiedenti, il sito dell’Inps sta fornendo in chiaro il codice fiscale, l’indirizzo di residenza e di domicilio e una serie di dati fiscali di atre persone.
Il problema pare riguardare solo alcuni profili. I dati e i nominativi, inoltre, cambiano se si utilizzano i diversi strumenti collocati sul lato sinistro della pagina del sito dell’Inps.
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Dopo diverse segnalazioni da parte degli utenti, preoccupati per la loro privacy, l’Inps ha risposto sul suo profilo Twitter: “Grazie per la segnalazione che giriamo immediatamente a chi si occupa dei servizi online“. Eppure, dopo ore dalla risposta, sul sito sono ancora visibili i profili privati di altri cittadini.
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