Gli stranieri che vivono in italia, con o senza permesso di soggiorno “vanno tutelati” perchè anche loro possono ammalarsi di coronavirus o contagiare gli altri. Interrogazione del senatore Sandro Ruotolo.
L’emergenza coronavirus riguarda chiunque abiti in Italia, è emergenza anche per i quasi 660 mila stranieri che sono presenti in tutto il territorio. Regolari e non regolari. “Ho chiesto ai Ministri dell’Interno, del lavoro e delle politiche sociali e dell’economia e delle finanze, in questo momento terribile per il Paese, una forma di tutela per i circa 600.000 cittadini stranieri che versano in condizioni disumane, ovvero privi di tutto anche e soprattutto per gli effetti delle riforme attuate con il decreto sicurezza ed in conseguenza della mancata emanazione, ormai da quasi un decennio, di effettivi decreti flussi di ingresso per lavoro”. Questo il contenuto dell’interrogazione urgente presentata dal senatore Sandro Ruotolo, del gruppo Misto, sottoscritta dai parlamentari De Petris, Nugnes, Laforgia: destinatari i Ministri dell’Interno, del lavoro, delle politiche sociali e dell’economia e delle finanze.
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Continua Ruotolo: “Questi cittadini stranieri presenti sul territorio diventati o rimasti irregolari, cioè privi di permesso di soggiorno che pur in molti casi svolgono un’attività lavorativa (in particolare come braccianti e addetti nella filiera alimentare e quindi di beni di prima necessità) sono senza identità, senza diritti, senza tutele ed esposti a gravi rischi sanitari compreso il contagio da COVID-19. “Queste persone come tutti rischiano di essere contagiati dal Coronavirus o di diventare, loro malgrado, veicolo di contagio. L’attuale emergenza sanitaria mondiale rende impossibile il movimento delle persone, anche per il ritorno nei Paesi di origine, per effetto sia della chiusura dei confini di moltissimi Paesi nel mondo, sia per il rischio di ‘esportazione’ del COVID-19 in aree geografiche”. “È indubbio – conclude il politico – che questi cittadini anche in conseguenza dei drammi economici prodotti dalla pandemia sono persone che spesso devono vivere in condizioni abitative precarie o insalubri, condivise con altre persone, con difficoltà ad accedere al servizio sanitario nazionale perché non hanno il medico di base a cui rivolgersi in caso di malattia, una situazione al limite della sopravvivenza. Ho chiesto al governo uno sforzo importante – sottolinea il senatore del Gruppo misto – di concedere il permesso di soggiorno a tutti gli immigrati che ne hanno già fatto richiesta, almeno fino al primo luglio, per garantirgli di affrontare al meglio l’emergenza Coronavirus e consentire loro di accedere ai servizi sanitari nonché di attivare un fondo per un aiuto e un sostegno pubblico”.