Il governatore della Lombardia svela che i lavori sono in pieno fermento per proseguire la lotta al Coronavirus. “Per il momento gli unici test consentiti sono i tamponi”, dichiara Fontana.
La situazione del Coronavirus in Italia sembra essere arrivata nella sua fase cruciale. Dopo una serie di giorni a dir poco preoccupanti per la crescita dei nuovi casi, le cose ora sembrano essere un po’ più stazionarie, anche se non ancora positive. Negli ultimi due giorni si è registrato un netto calo nei nuovi casi di positività al Coronavirus nel nostro Paese. E a fare da traino in questo senso è la regione Lombardia, il cui governatore Attilio Fontana ha dimostrato ottimismo per il futuro a breve termine. Anche se è ancora presto per vedere la fine del tunnel.
Il governatore lombardo è intervenuto questa mattina durante la trasmissione Cento Città, andata sulle frequenze di Radio Rai 1. Fontana si è soffermato in particolare sui test da effettuare sui casi già registrati di positività al Coronavirus. Il politico ha posto l’accento sulla possibilità di effettuare test sierologici, come già ipotizzato nei giorni scorsi anche da uno studio effettuato a Torino. I controlli del sangue potrebbero servire per verificare l’eventuale immunità di un soggetto che ha già contratto il Covid-19.
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Fontana ha candidamente ammesso di essere pronto a far partire i test sierologici nella sua regione. Tuttavia, bisognerà attendere il benestare da parte dell’Istituto superiore di sanità, le cui direttive continueranno a essere seguite dalla Lombardia, proprio nella gestione dell’emergenza Coronavirus sul piano clinico. “Sui test sierologici potremo dare il via – dichiara Fontana – quando l’Istituto superiore di sanità ci dirà che sono legittimi, per ora sono ancora discussi e ci è stato detto che gli unici test che possiamo utilizzare sono quelli a mezzo di tampone“.
Fontana svela anche che le sperimentazioni sono tuttora in corso, per far sì che la Lombardia sia pronta non appena verrà dato il via libera. Anche perchè in questo momento è fondamentale essere al passo ed evitare che si accumulino casi e si rallenti tutta la macchina. “Credo che si facciano tante polemiche, a volte fondate sul nulla a volte senza neppure conoscere le reale situazioni. Noi su questo test e su altri test che sono stati proposti nel mondo stiamo facendo fare una sperimentazione all’università di Pavia, per avere il riconoscimento di un test che possa essere più rapido di quelli attuali e che dia la quasi certezza della bontà del risultato“.